Impatto Cardiaco del COVID-19: Dalle Infezioni Virali ai Vaccini mRNA Sotto Scrutinio

Impatto Cardiaco del COVID-19: Dalle Infezioni Virali ai Vaccini mRNA Sotto Scrutinio

Il virus SARS-CoV-2 è noto per la sua capacità di infettare direttamente non solo le cellule del muscolo cardiaco, ma anche quelle endoteliali che rivestono i vasi sanguigni, sia nel cuore che in altri distretti del corpo. Questa invasione virale delle cellule endoteliali (endotelite) può innescare una risposta immunitaria che, a sua volta, può perturbare il sistema renina-angiotensina-aldosterone, responsabile della regolazione della pressione arteriosa. Inoltre, può scatenare una significativa reazione pro-infiammatoria, coinvolgendo piastrine, neutrofili, macrofagi e linfociti, con conseguente rilascio di citochine e un incremento del rischio di trombosi.

Una predisposizione alla formazione di coaguli, riscontrabile sia nel microcircolo che nei vasi di calibro maggiore, è stata documentata in diverse serie di autopsie e in giovani pazienti affetti da COVID-19 che hanno subito ictus. Alla luce di questi dati, diventa fondamentale l’adozione di misure preventive consolidate e l’esecuzione di controlli cardiaci regolari per tutti i pazienti contagiati dal virus, inclusi gli asintomatici e i giovani.

Parallelamente, il Comitato di farmacovigilanza (PRAC) dell’Agenzia europea del farmaco (EMA) sta attualmente esaminando “segnalazioni di casi di miocardite” in seguito alla somministrazione di vaccini anti-COVID basati su tecnologia a mRNA. Questa informazione emerge dall’ultimo rapporto della riunione degli esperti dell’ente europeo.

Nel documento, si legge che l’EMA è “a conoscenza di casi di miocardite” (infiammazione del muscolo cardiaco) e “di pericardite” (infiammazione della membrana che avvolge il cuore), “segnalati principalmente dopo la vaccinazione con Comirnaty”, il vaccino sviluppato da Pfizer. L’agenzia precisa, tuttavia, che “al momento non vi sono indicazioni che questi casi siano attribuibili al vaccino”. Nonostante ciò, il PRAC ha richiesto a Pfizer di “fornire ulteriori dati dettagliati, inclusa un’analisi degli eventi in base all’età e al sesso, all’interno del prossimo rapporto di sicurezza”, per valutare se sia “necessaria qualsiasi altra azione normativa”.

Inoltre, il gruppo di esperti dell’EMA ha esteso la richiesta anche a Moderna per il suo vaccino a mRNA, chiedendo di “monitorare casi analoghi con il loro” prodotto e di “fornire anch’essa un’analisi dettagliata degli eventi nel contesto del prossimo rapporto di sicurezza”. L’EMA ha assicurato che fornirà ulteriori aggiornamenti su questo fronte non appena nuove informazioni saranno disponibili.