L’Appello dell’Arcivescovo: La Chiesa Campana Si Distingue per la Salvaguardia dei Minori
La salvaguardia dei più giovani richiede un impegno universale, con ogni individuo chiamato ad agire dal proprio contesto e ruolo. Questa è la ferma convinzione che ha spinto Papa Francesco a incaricare ogni Conferenza Episcopale di implementare misure tangibili, mirate sia alla prevenzione degli abusi sia al sostegno delle vittime. Con la consueta schiettezza, Monsignor Domenico Battaglia, Arcivescovo di Napoli e referente regionale per la protezione dei minori presso la Conferenza Episcopale Campana, ha espresso questo concetto durante un recente webinar. L’evento, intitolato “La strategia per la tutela dei minori: il contributo nazionale, dell’UE e della Chiesa cattolica”, è stato frutto della collaborazione tra la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (sezione San Tommaso d’Aquino), l’Università Giustino Fortunato e l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, con il supporto del Servizio Nazionale per gli Studi Superiori di Teologia e Scienze Religiose della CEI, inserendosi nel ciclo di seminari online “Diritti e tutela dei minori: profili interdisciplinari”.
L’Arcivescovo Battaglia ha poi evidenziato come la Chiesa campana si sia distinta, essendo tra le prime a rendere operativo tale servizio sul proprio territorio. Ciò è stato possibile grazie a una proficua sinergia tra i presuli e i delegati diocesani. Ha inoltre anticipato che i mesi a venire vedranno l’introduzione di numerose nuove iniziative specificamente dedicate alla protezione dei minori.
Intervenendo, Don Francesco Asti, Decano della PFTIM, ha sottolineato come la sezione “San Tommaso” della Facoltà, con un focus particolare sul dipartimento di Diritto Canonico, si impegni a individuare le sfide contemporanee per trasformarle in spunti di riflessione e azione concreta per la società. Ha ribadito il pensiero di Papa Francesco: la salvaguardia dei minori trascende la mera prevenzione degli abusi, richiedendo un approccio che ne valorizzi la persona a tutto tondo. Per raggiungere questo obiettivo, è indispensabile forgiare un “patto educativo globale”.
Dopo il contributo dell’Arcivescovo, ha preso la parola l’Onorevole Caterina Chinnici, fondatrice e co-presidente dell’Intergruppo Europarlamentare per i Diritti dei Minori. Ha sostenuto la necessità di implementare “strategie globali” fondate su un “approccio onnicomprensivo e multidimensionale”. Chinnici ha enfatizzato che la tutela dei minori non rappresenta soltanto un obbligo di natura giuridica, ma soprattutto un inderogabile “imperativo morale” che vincola ogni individuo.
Infine, Monsignor Filippo Iannone, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi e Segretario della Commissione di Materie Riservate, ha concluso gli interventi. Egli ha illustrato come l’efficacia del contrasto a un abuso sia indicativa del valore attribuito al bene oggetto di protezione: maggiore è la severità nell’azione repressiva e nella sanzione, maggiore è la considerazione che tale bene gode agli occhi della legge e della collettività. Ha poi approfondito la questione giuridica, specificando che il Libro VI del Codice di Diritto Canonico, l’equivalente canonico del codice penale, classifica l’abuso su un minore come un “delitto contro la vita, la dignità e la libertà dell’uomo”. Questa è una significativa evoluzione rispetto al Codice del 1983, dove era inquadrato come un “diritto contro la morale”, trasformandolo oggi in un crimine diretto “contro la persona”.
