Scandalo Esami Fittizi all’Università di Salerno: Due Dipendenti in Arresto per Frode e Abuso Informatico

Scandalo Esami Fittizi all’Università di Salerno: Due Dipendenti in Arresto per Frode e Abuso Informatico

Questa mattina, la Guardia di Finanza di Salerno, agendo su mandato della Procura della Repubblica, ha eseguito un’ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale locale, ponendo due impiegati dell’Università di Salerno agli arresti domiciliari. Le contestazioni a loro carico includono l’accesso illecito a sistemi informatici, la falsità in atti pubblici da parte di un funzionario e l’induzione indebita a elargire vantaggi.

Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle hanno preso il via a seguito di un esposto presentato dalla stessa istituzione accademica. L’Università, attraverso il proprio ufficio di Audit interno, aveva scoperto anomalie nelle procedure di iscrizione di due studenti iscritti alla Facoltà di Medicina, nonostante non avessero superato i test d’ingresso classificandosi in una posizione utile nella graduatoria nazionale. Era emerso immediatamente che l’iscrizione era stata materialmente gestita da Carmine Leo, nato nel ’56 e dipendente dell’Ateneo, che aveva compiuto un’intrusione illecita nel sistema informatico di segreteria ESSE 3. Le successive investigazioni hanno rivelato che Leo sfruttava le proprie credenziali per certificare in modo fraudolento esami universitari che gli studenti beneficiari non avevano mai affrontato, ricevendo in cambio doni specifici, tra cui, curiosamente, fumetti da collezione.

Cruciale è stato il ruolo del secondo indagato, Carmine Cioffi, amministrativo classe ’68, il quale indirizzava al collega gli studenti che, venuti a conoscenza di questo schema illecito, ambivano a ottenere “aiuto” per il loro percorso accademico. Un’altra attività penalmente rilevante attribuita a Carmine Leo, sempre a danno dell’istituzione universitaria, consisteva nel manipolare le dichiarazioni reddituali degli studenti per farli rientrare in fasce di esenzione o agevolazione, ignorando la loro effettiva situazione economica e garantendo loro un ingiustificato risparmio sulle tasse universitarie.

Le minuziose indagini condotte dai Finanzieri del Nucleo PEF di Salerno hanno permesso di identificare e ricostruire complessivamente 34 percorsi universitari contraffatti, molti dei quali si erano conclusi con il rilascio del titolo di laurea. La cooperazione dell’Ateneo si è dimostrata essenziale: per prevenire ulteriori manipolazioni, l’Università ha prontamente sospeso Carmine Leo e, su richiesta della Procura della Repubblica, ha anche bloccato il sistema informatico, facilitando l’acquisizione di tutte le prove necessarie.

Oltre ai due impiegati infedeli, ora agli arresti in casa, l’inchiesta coinvolge altri 42 individui, tra studenti e loro familiari, sospettati di aver partecipato, a vario titolo, ai reati di accesso illecito e frode informatica. Le indagini nei loro confronti sono ancora in corso per ulteriori approfondimenti.