San Salvo: Violazioni ai domiciliari, un 32enne legato agli Sparandeo torna in carcere

San Salvo: Violazioni ai domiciliari, un 32enne legato agli Sparandeo torna in carcere

I Carabinieri di San Salvo (CH) hanno eseguito l’arresto di D.L.G., un uomo di 32 anni originario di Benevento. Il provvedimento restrittivo in questione ha disposto il ripristino della custodia cautelare in carcere. D.L.G. era stato precedentemente coinvolto, insieme ad altri dieci coindagati, in una vasta operazione antimafia condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli e dalla Squadra Mobile di Benevento nel gennaio 2020. L’indagine riguardava i reati di associazione di tipo camorristico ed estorsione ai danni di diversi commercianti campani, fatti riconducibili al Clan Sparandeo.

Dopo aver trascorso oltre un anno in detenzione, l’individuo era stato scarcerato alla fine di gennaio 2021 e posto agli arresti domiciliari presso un’abitazione situata a San Salvo Marina. Tuttavia, i regolari controlli effettuati dai militari dell’Arma sansalvese hanno permesso di rilevare reiterate infrazioni alle condizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria nel provvedimento restrittivo.

Di conseguenza, i Carabinieri hanno prontamente segnalato le violazioni accertate alla Procura Distrettuale Antimafia di Napoli e al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) competente, chiedendo il ripristino della detenzione in carcere. Tale misura è stata considerata l’unica idonea a salvaguardare le esigenze cautelari. L’Autorità Giudiziaria napoletana, dopo aver condiviso le motivazioni presentate e aver valutato l’inadeguatezza degli arresti domiciliari per prevenire la commissione di ulteriori gravi delitti, ha quindi ristabilito la più severa misura della custodia cautelare in carcere.

I Carabinieri di San Salvo hanno raggiunto il soggetto e, dopo aver espletato le formalità di rito, lo hanno scortato e associato alla Casa Circondariale di Perugia. La scelta di tale struttura penitenziaria è stata dettata dalla sua vicinanza, in ottemperanza alle normative anti-COVID, e l’arrestato è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.