Assegno unico, nuovo calcolo ISEE dal 2026 | Famiglie con figli e proprietari di casa incassano subito un bel gruzzoletto
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Una vera e propria rivoluzione nelle regole dell’Assegno Unico Universale: dal 2026 il calcolo dell’ISEE si modifica e molte famiglie – soprattutto con figli e propietà immobiliare – potrebbero vedersi riconosciuto un importo maggiore senza ulteriori adempimenti.
La novità riguarda in particolare il parametro patrimoniale dell’ISEE che verrà aggiornato, alleggerendo il peso della prima casa e delle altre proprietà possedute. Per chi è titolare di un immobile – soprattutto se occupato come abitazione principale – questo significa che meno patrimonio rilevante potrebbe tradursi in una fascia più favorevole e un assegno mensile più alto. In pratica, l’assegno unico diventa non solo un aiuto generico per i figli a carico, ma uno strumento che premia anche chi ha investito nell’abitazione di proprietà.
Il meccanismo attuale prevede che l’importo dell’assegno venga determinato sulla base di tre elementi: ISEE, età e numero dei figli a carico. Dal 2026 entreranno in gioco nuovi coefficienti che permetteranno di valorizzare meglio nuclei con case di proprietà e ridurranno l’effetto penalizzante di immobili non gravati da mutuo. Una modifica importante, resa possibile dal confronto tra ministeri e associazioni familiari, che da anni segnalavano squilibri nel calcolo.
Chi beneficia della modifica e come incassare subito l’aumento
Vista l’importanza del cambiamento, sono tre le categorie che possono segnare un vantaggio concreto: le famiglie con due o più figli, quelle con casa di proprietà senza debito residuo e quelle in cui almeno un genitore lavora con reddito medio‑basso. Per questi nuclei l’assegno può aumentare anche di decine di euro al mese, arrivando nel corso dell’anno a un “gruzzoletto” che può superare i 200‑300 euro l’anno rispetto alla situazione attuale.
Per ricevere l’importo maggiorato non sarà necessario presentare una nuova domanda dell’assegno unico: basterà aggiornare l’ISEE quando riaprirà la DSU per il 2026 e indicare correttamente l’immobile di proprietà. Le domande già approvate proseguono in regime automatico, ma l’adeguamento scatterà solo con la validità della nuova DSU. Per chi non ha ancora presentato l’ISEE, è consigliato farlo tempestivamente per poter cogliere l’aumento già dalle mensilità successive all’aggiornamento.

Un sostegno che guarda al futuro della famiglia
Con questa revisione, lo Stato lancia un messaggio chiaro: il sostegno alle famiglie passa anche dal riconoscimento del patrimonio abitativo come parte della sicurezza economica. L’assegno unico conferma il suo ruolo di primo fronte nella politica familiare, non più solo come “assegno figli” ma come strumento di supporto complementare all’abitazione e alla stabilità del nucleo.
In un momento in cui le spese familiari restano sotto pressione, ogni euro in più diventa importante. Se la tua famiglia rientra nelle categorie indicate, vale la pena non perdere tempo: controlla il tuo ISEE, aggiorna i dati e preparati a incassare un aiuto concreto in un anno in cui ogni sostegno può fare la differenza.
