Un cittadino di Saviano era stato rinviato a giudizio dinanzi al Tribunale di Torre Annunziata per aver essersi procurato un ingiusto profitto tramite la c.d. truffa “SIM SWAP” che si attua procurandosi, in una prima fase, le credenziali di home banking della vittima tramite tecniche di hacking ed, in un secondo momento, utilizzando un documento falso di riconoscimento si sostituisce la sim con lo stesso numero di telefono, si ottengono dalla banca le credenziali per operare sul conto corrente on-line.
in particolare, Nel processo a carico di P.M. di Saviano secondo l’accusa la condotta delittuosa sarebbe consistita proprio nell’aver alterato il funzionamento del sistema informatico penetrando nel sito delle posta italiane ed effettuando un operazione di trasferimento fondi “postagiro” ai danni della persona offesa mediante la clonazione della smart sim.
Ebbene, il Tribunale di Torre Annunziata ha assolto per non aver commesso il fatto accogliendo la tesi difensiva dell’Avv. Giovanna Coppola del Foro di Avellino, difensore di fiducia di P.M., in quanto dall’istruttoria dibattimentale non sarebbe emersa la prova che l’operazione di clonazione della smart sim e il relativo trasferimento fondi sarebbe stata effettuata proprio dall’imputato e, pertanto, non essendo sufficiente per l’affermazione della penale responsabilità che le somme siano transitate su un conto corrente “apparentemente” intestato a P.M.