L’Irpinia fa da Apripista: Le Imprese si Organizzano per la Vaccinazione Estesa a Dipendenti e Familiari
Le realtà imprenditoriali irpine hanno accolto con entusiasmo l’appello lanciato da Confindustria a livello nazionale, mettendo a disposizione le proprie infrastrutture per potenziare e velocizzare la campagna di immunizzazione, ampliando significativamente la rete dei punti di somministrazione delle dosi. Un’indagine preliminare è stata avviata a scala nazionale, tramite la raccolta di informazioni da parte delle aziende interessate a segnalare la loro adesione attraverso un questionario online diffuso da Confindustria Avellino. Questo censimento mira a identificare le imprese che possono fungere da vere e proprie “fabbriche di salute comunitaria”, idonee ad ospitare postazioni vaccinali. I dati raccolti saranno poi trasmessi al Generale Figliuolo, Commissario Straordinario per la gestione dell’emergenza.
“Con profondo compiacimento posso confermare”, ha dichiarato il Presidente di Confindustria Avellino, Emilio De Vizia, “che numerose aziende associate hanno immediatamente manifestato la propria volontà di partecipare. Tra queste spiccano nomi come EMA, Denso, Industria Italiana Autobus, De Matteis, Sediver, Irpinia Zinco, EKD, Tresol e Cofren. Quest’ultima, in particolare, ha già messo a punto un protocollo esemplare per assicurare la massima sicurezza nelle operazioni di somministrazione dei vaccini, un modello organizzativo che potrebbe essere replicato con successo da altre imprese. Ciò testimonia la grande attenzione e il senso di responsabilità delle nostre realtà produttive nel mettere in campo ogni risorsa utile per affrontare la pandemia.”
Nello specifico, Cofren Srl, parte del gruppo multinazionale Wabtec – leader globale nella fornitura di attrezzature, sistemi e soluzioni per il trasporto ferroviario – ha già delineato un piano dettagliato per vaccinare i propri dipendenti e i loro familiari direttamente all’interno del proprio stabilimento. L’Amministratore Delegato e Direttore Generale Vittorio De Soccio ha confermato il pieno rispetto delle normative di sicurezza. La sede aziendale, situata nell’area industriale di Pianodardine, alle porte del capoluogo irpino, ha riorganizzato i propri spazi e aggiornato il protocollo anti-Covid, in attesa di poter aprire le proprie strutture al personale e ai loro congiunti per la campagna vaccinale.
Il protocollo minuziosamente preparato dal Responsabile del Servizio di Prevenzione Riccardo Basagni e dal Direttore delle Risorse Umane Fernando Perrotta, prevede un percorso controllato: l’accesso avviene attraverso un tunnel di sanificazione individuale che verifica l’uso corretto della mascherina e la temperatura corporea. Successivamente, si accede all’aula training, temporaneamente allestita come sala accettazione e screening per i tamponi rapidi, le cui dimensioni garantiscono un adeguato distanziamento. Una volta ottenuto l’esito dello screening, si procede, tramite un itinerario delimitato, verso l’infermeria. Qui, due sale attrezzate con lettini e presidi sanitari sono disponibili per vaccinare simultaneamente due persone. Dopo la somministrazione, è prevista un’attesa di almeno 15 minuti in loco prima di poter lasciare l’area.
Questo è solo un aspetto dell’ampio potenziale di sicurezza espresso da Cofren Srl di Avellino, il cui piano complessivo è stato già sottoposto al Presidente di Confindustria Avellino, Emilio De Vizia, e al Direttore Crescenzo Ventre. L’azienda, come rimarcato con orgoglio dall’AD De Soccio, esegue mensilmente test sierologici specifici su tutti i dipendenti, effettua una sanificazione settimanale degli ambienti e ha installato sistemi di purificazione dell’aria, inclusi innovativi sanificatori a lampade UV, nelle aree uffici, nella mensa e negli spogliatoi. Un sistema all’avanguardia per il tracciamento dei contatti è stato inoltre messo a disposizione dell’intero personale, sia dipendenti diretti che lavoratori delle aziende appaltatrici. Dopo la verifica positiva della temperatura all’ingresso dello stabilimento, ogni individuo che accede ai locali aziendali indossa il proprio dispositivo Safedi. Si tratta di un apparecchio elettronico che permette di monitorare i contatti ravvicinati e analizzare con precisione la catena dei contagi, operando nel rispetto della privacy, senza utilizzare dati personali, senza localizzazione GPS, immune da errori di configurazione e non disattivabile inavvertitamente.
