Crollo Sistemico nelle Strutture Penitenziarie Irpine: La Polizia Penitenziaria Lancia l’Allarme e Chiede Intervento Urgente

Crollo Sistemico nelle Strutture Penitenziarie Irpine: La Polizia Penitenziaria Lancia l’Allarme e Chiede Intervento Urgente

Le strutture penitenziarie di Avellino e Ariano Irpino hanno vissuto un avvio d’anno estremamente turbolento. A fornire una dettagliata cronaca degli incidenti è Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), la principale e più autorevole organizzazione sindacale del comparto.

Secondo Fattorello, dopo un Capodanno di violenza efferata presso la Casa Circondariale di Avellino, dove un detenuto di origine calabrese è stato vittima di un brutale pestaggio subendo gravi lesioni, si è registrata anche la mancata ripresentazione in istituto di due detenuti che avevano beneficiato di permessi premiali durante le festività natalizie.

La vigilia dell’Epifania, nell’istituto penitenziario del capoluogo irpino, ha visto il rinvenimento di materiale illecito, come telefoni cellulari e sostanze stupefacenti, presumibilmente destinati a rendere “più gradevoli” le celebrazioni ai detenuti. Grazie all’acume e alla professionalità del personale in servizio al Casellario, durante i controlli sui pacchi in ingresso, sono stati effettuati importanti sequestri. In un contenitore di melanzane sott’olio è stato scoperto un doppio fondo contenente cinque telefoni cellulari (quattro microfoni e uno smartphone) tutti funzionanti e completi di schede SIM. Parallelamente, un’altra operazione ha portato al ritrovamento di oltre trenta ovuli, verosimilmente contenenti hashish – in attesa di conferma tramite analisi chimiche – abilmente occultati all’interno di una pietanza a base di moscardini. Il Pubblico Ministero, Dott. Vincenzo Russo, ha prontamente avviato indagini approfondite in seguito alle denunce relative a questi illeciti.

Non meno preoccupante è l’episodio avvenuto presso la Casa Circondariale di Ariano Irpino, dove, nella giornata di ieri, un detenuto di ritorno da un permesso è stato ricoverato d’urgenza in un ospedale di Napoli in condizioni critiche. La causa: l’ingestione di ben 17 ovuli di cocaina, uno dei quali si è aperto nel suo intestino.

Malgrado le pressanti difficoltà operative e la cronica carenza di personale che affliggono il Corpo di Polizia Penitenziaria – acuite ulteriormente durante il periodo festivo – gli agenti di Avellino e Ariano Irpino hanno dimostrato una straordinaria capacità professionale e un profondo senso del dovere. A loro va il sentito encomio del SAPPE Campania.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, rivolge un accorato appello al Ministro della Giustizia e al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) affinché intervengano con urgenza: «I detenuti, evidentemente, sembrano ritenere di trovarsi in una struttura alberghiera piuttosto che in un luogo di detenzione dove scontare una pena, agendo con una libertà inaccettabile. È profondamente preoccupante – prosegue Capece – che questa escalation di episodi critici si verifichi proprio in un momento in cui sempre più istituti penitenziari adottano la ‘vigilanza dinamica’ e il cosiddetto ‘regime penitenziario aperto’. Questo sistema consente ai detenuti di muoversi liberamente per le sezioni detentive per un numero maggiore di ore al giorno, con controlli da parte della Polizia Penitenziaria che diventano sporadici e occasionali. La condizione all’interno delle nostre carceri è allarmante, e la triste verità è che i nostri agenti continuano a subire aggressioni ingiustificate e violente. Una situazione intollerabile e inaccettabile!»