Operazione Antidroga a Benevento: Due Indagati Sottoposti a Misure Cautelari

A conclusione di un’articolata inchiesta diretta dai Magistrati della Procura della Repubblica di Benevento, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza del capoluogo sannita ha dato esecuzione a un provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) del Tribunale di Benevento. Tale ordinanza ha disposto due misure cautelari personali nei confronti di altrettanti residenti beneventani, coinvolti in attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta del 23enne Daniele Pizzone, per il quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere, e del 33enne Giuseppe Tassella, sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le operazioni di intelligence e investigative, svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Benevento tra giugno 2016 e gennaio 2017, hanno costituito il fondamento del suddetto provvedimento. Queste indagini hanno permesso di intercettare e confiscare diverse tipologie di droga e di reprimere numerosi episodi di smercio illecito di stupefacenti, perpetrati sia nel capoluogo che in vari centri della provincia sannita.
Il decreto di applicazione della custodia cautelare in carcere ha posto in luce “una propensione ininterrotta e duratura a condotte illecite” da parte di uno degli indagati, evidenziando “un elevato indice di professionalità nel reato” e “un vero e proprio stile di vita e fonte di reddito illecita destinati a ripetersi”. Il Giudice ha inoltre rilevato come lo stesso individuo, nonostante i precedenti interventi delle forze dell’ordine e la successiva richiesta del Pubblico Ministero, non abbia mai interrotto né ridimensionato la sua attività criminale, come dimostrato dai “verbali di arresto del 30 settembre 2017 e del 9 ottobre 2017 per analoghe condotte”.
Con la medesima ordinanza, il G.I.P. ha anche disposto il Sequestro Preventivo, ai sensi degli articoli 321 del codice di procedura penale e 12 sexies della Legge 356/92, di beni (tra cui un veicolo) e rapporti bancari intestati o cointestati al soggetto tratto in arresto, riconoscendo una chiara sproporzione tra il valore dei beni posseduti e i redditi dichiarati.
Daniele Pizzone è stato conseguentemente trasferito presso la casa circondariale di contrada Capodimonte.