Benevento Modella il Futuro: Audizioni Strategiche per il Contratto di Sviluppo Istituzionale nel Contesto PNRR

Benevento Modella il Futuro: Audizioni Strategiche per il Contratto di Sviluppo Istituzionale nel Contesto PNRR

Il Presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria, ha continuato il ciclo di consultazioni con i Sindaci, un passaggio fondamentale per l’elaborazione del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS). La terza sessione di questi incontri, tenutasi in modalità video-conferenza, ha visto la partecipazione dei rappresentanti del Sistema Territoriale Urbano di Benevento, che include i comuni di Arpaise, Benevento, Calvi, Castelpoto, Ceppaloni, San Giorgio del Sannio, San Leucio del Sannio, San Martino Sannita, San Nazzaro, San Nicola Manfredi e Sant’Angelo a Cupolo. Ad essi si sono aggiunti i territori del Sistema Territoriale di Pietrelcina, ovvero Pago Veiano, Pesco Sannita e Pietrelcina.

Il dibattito odierno, incentrato sulla creazione di un programma congiunto per progetti di sviluppo di respiro comprensoriale, ha integrato le conclusioni emerse dal confronto in seno alla Camera dei Deputati riguardo al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Ciò si inserisce nella più ampia cornice della stesura del Recovery Plan, la cui consegna all’Unione Europea è prevista entro la fine di aprile.

Durante gli incontri, il Presidente Di Maria ha posto l’accento sul PNRR, sottolineando come la sua attuale configurazione attribuisca un riconoscimento esplicito alle peculiarità dei territori montani. Il Piano, infatti, valorizza le iniziative volte a mitigare le disparità e le disuguaglianze socio-economiche che caratterizzano queste zone, spesso svantaggiate rispetto alle realtà metropolitane. Questa prospettiva strategica rende ancora più impellente e opportuna la definizione di una programmazione su larga scala di interventi, indispensabile per il rilancio economico dell’area provinciale sannita. Di Maria ha evidenziato come le direttrici programmatiche nazionali attuali si allineino finalmente alle aspettative a lungo nutrite dalla classe dirigente delle regioni appenniniche.

Ha specificato che il PNRR riconosce alle zone montane un ruolo intrinseco nell’economia nazionale, superando la visione che le considerava un mero onere per il Paese. Al contrario, il Piano promuove politiche di supporto per le aree considerate “deboli,” aprendo a nuove e concrete opportunità. Nelle regioni della dorsale appenninica, il PNRR prevede una riorganizzazione e un potenziamento dei servizi essenziali – dal piccolo commercio all’istruzione, dai trasporti alla sanità e al welfare – attraverso un’attiva partecipazione degli enti locali. L’obiettivo principale del Piano è valorizzare i centri minori, impiegando risorse rinnovate per contrastare fenomeni quali lo spopolamento, il calo demografico e l’impoverimento economico, trasformando i piccoli comuni in “luoghi di comunità attive e vibranti.” Il Presidente provinciale ha affermato che questa direzione rappresenta il coronamento di una battaglia ideale e politica portata avanti da tempo.

Di Maria ha altresì evidenziato che i pilastri fondamentali del PNRR – tra cui la digitalizzazione, la transizione ecologica e la cultura – includono riforme strutturali per i settori pubblico e privato. Queste innovazioni mirano a una più profonda comprensione e risposta alle necessità delle comunità, con interventi specifici su aspetti come la fiscalità e il catasto degli enti locali.

Riepilogando le risultanze del dibattito parlamentare, Di Maria ha enfatizzato che le regioni montane non dovrebbero essere percepite come un ostacolo, bensì come un patrimonio vitale per la nazione. La ripresa dell’Italia post-pandemia, ha affermato, sarà compiuta soltanto attraverso una crescita armoniosa di tutte le sue componenti, promuovendo un interscambio reciproco di beni e servizi tra le aree interne e quelle urbane. Tutelare l’ambiente montano equivale a salvaguardare un patrimonio inestimabile fatto di cultura, paesaggi mozzafiato, tradizioni millenarie, beni storici e monumentali, risorse idriche e foreste – elementi tutti indispensabili persino per le metropoli. La prosperità della montagna, in definitiva, è strettamente correlata alla vitalità dell’intera nazione. Un altro aspetto di notevole rilevanza strategica, secondo Di Maria, è l’impegno del PNRR verso la parità di genere, riconoscendo esplicitamente le ulteriori difficoltà e i danni subiti dalle donne durante la recente crisi pandemica.

Sul fronte del contributo specifico al Contratto Istituzionale di Sviluppo, i Sindaci che hanno partecipato agli odierni incontri hanno avanzato proposte concrete. Queste riguardano prioritariamente lo sviluppo di infrastrutture di trasporto, sia stradali che ferroviarie, a beneficio dei comuni inclusi nel Sistema Urbano di Benevento e nel Sistema di Pietrelcina. Altri ambiti di interesse sono stati il miglioramento dei servizi di livello superiore, la promozione culturale, l’accelerazione della digitalizzazione, l’incremento dell’offerta turistica, il riconoscimento del valore della multifunzionalità nel settore agricolo e il sostegno all’artigianato locale.

Questa serie di incontri marca la conclusione di una prima fase di consultazioni che ha coinvolto le amministrazioni locali, le quali sono ora sollecitate a formulare e presentare le proprie proposte formali alla Provincia. Il Presidente Di Maria ha anticipato che le future tappe del processo del CIS vedranno l’estensione del dialogo anche alle rappresentanze del mondo produttivo e sindacale, in un’ottica di coinvolgimento più ampio.