Fausto Pepe Sferza Noi Campani: “Basta Frivolezze, Rispondete sulle Nomine Contestate!”

Fausto Pepe Sferza Noi Campani: “Basta Frivolezze, Rispondete sulle Nomine Contestate!”

L’ex sindaco di Benevento, Fausto Pepe, replica con fermezza alle costanti accuse mosse dai vertici di “Noi Campani”. Secondo Pepe, ogni volta che il gruppo politico si trova nell’incapacità di difendersi dalle critiche rivolte a Mastella, ripiega sistematicamente sull’attacco personale, rinfacciandogli di aver causato il dissesto finanziario del Comune e il fallimento del progetto Malies. “Di fronte a queste diffamazioni e ad altre falsità, le reazioni saranno appropriate,” dichiara Pepe, inaugurando la sua decisa controffensiva.

Riguardo al presunto dissesto, Pepe lo definisce “inesistente”, una condizione dichiarata dall’amministrazione Mastella nel 2017. Sottolinea di aver già fornito ampie delucidazioni in merito e di aver richiesto più volte un confronto pubblico, puntualmente negato. “È ora di smetterla con questa superficialità,” tuona Pepe. Ricorda che una parte significativa dei debiti, da lui stesso evidenziata come anomala già nel 2012, traeva origine da contenzioni per espropri terrieri risalenti agli anni ’80 e ’90, spesso viziati da errori negli atti prodotti da amministrazioni ben precedenti alla sua. Lancia quindi una sfida diretta ai “dirigenti di Noi Campani,” in particolare alla Consigliera Comunale e avvocata Molly Chiusolo, suggerendo che “sicuramente conoscono la questione a fondo” e potrebbero fornire chiarimenti. Aggiunge poi l’interrogativo sul perché l’amministrazione Mastella si trovi in aperto contrasto con l’Organismo Straordinario di Liquidazione proprio sulla gestione dei crediti legati al dissesto.

Passando alla vicenda della galleria Malies, Pepe invita il coordinatore cittadino di “Noi Campani,” il dottor Gianfranco Ucci, a fare chiarezza. Afferma che fu l’amministrazione D’Alessandro, della quale Ucci era assessore al commercio, a stabilire tramite una convenzione che il Comune dovesse controfirmare, come garanzia, il mutuo stipulato dalla società Malies con l’istituto bancario. L’ex sindaco evidenzia categoricamente che tale fideiussione “non è mai stata portata all’attenzione del Consiglio Comunale durante il suo mandato e che egli non ha mai avallato decisioni di simile natura.” Critica inoltre i vertici di “Noi Campani” – che spesso pubblicano comunicati “pieni di calunnie e falsità senza firmarsi” – chiedendo spiegazioni sul ritardo nell’avvio dei lavori di riqualificazione del Malies.

Pepe non manca di notare come, per screditarlo, vengano menzionati incarichi passati, come quello di Direttore dell’Arpac ricoperto vent’anni fa. Ribadisce che tale ruolo “non è mai stato oggetto di contestazioni, ricorsi o indagini,” liquidando la citazione come un mero tentativo di diversione.

Chiusa la parentesi difensiva, Pepe intende riportare l’attenzione sulle questioni che lui e il gruppo dei consiglieri provinciali del PD hanno sollevato. Il fulcro della sua interpellanza riguarda una serie di nomine recenti o attuali: quella del Direttore Generale della Provincia, l’inserimento del Consigliere Comunale Renato Parente nell’ufficio di staff provinciale, la nomina del Consigliere Comunale Capuano all’ASEA (ente strumentale della Provincia) e l’incarico dell’ex Assessore Comunale Picucci al CTS provinciale (da cui si è poi dimesso). La domanda finale, perentoria, è rivolta ai “dirigenti di Noi Campani”: “Intendono finalmente rispondere per chiarire se tali nomine siano da considerarsi legittime o illegittime?”