Benevento: Sfacciata Usurpazione della Casa di un’Anziana di 86 Anni

Benevento: Sfacciata Usurpazione della Casa di un’Anziana di 86 Anni

Le autorità di polizia municipale di Benevento hanno recentemente rivelato un grave episodio di occupazione abusiva, che ha lasciato un’anziana signora di 86 anni senza la sua abitazione legittimamente assegnata. La vicenda riguarda l’appartamento ACER situato in Piazza Mazzeo numero 2, destinato alla signora M.G.B.

Secondo quanto comunicato, due individui, il signor L.F. di 32 anni e la signora F.C. di 24 anni, sono stati segnalati alle autorità giudiziarie, pur rimanendo in stato di libertà. Il signor L.F. è accusato di aver violato un infisso del balcone per introdursi nell’unità abitativa, mentre la signora F.C. è stata deferita per aver invaso e occupato l’immobile senza alcun titolo legale, accompagnata dal figlio di soli tre anni.

Si sottolinea che non si trattava affatto di un alloggio abbandonato. La signora M.G.B., la legittima assegnataria, lo teneva arredato, provvedeva regolarmente al pagamento del canone di locazione e aveva intestate le utenze di acqua ed elettricità, a dimostrazione della piena titolarità e utilizzo dell’immobile.

Il comandante della Polizia Municipale, Fioravante Bosco, ha annunciato che, data la presenza di un minore nell’alloggio, i servizi sociali del Comune saranno immediatamente allertati. Parallelamente, l’ACER è già stata contattata per l’emissione di un’ordinanza di rilascio forzato dell’immobile, in quanto occupato illecitamente.

Bosco ha colto l’occasione per rivolgere un’importante raccomandazione agli anziani che vivono soli: “È fondamentale evitare l’abbandono prolungato e ingiustificato della propria residenza, poiché dopo soli tre mesi tale comportamento può comportare la revoca dell’assegnazione”. Ha inoltre aggiunto un consiglio pratico: “È sempre opportuno provvedere alla riparazione di tapparelle danneggiate o bloccate; queste, infatti, possono essere erroneamente interpretate come un segnale di abbandono definitivo dell’alloggio, anche se, come nel caso in esame, ciò non corrispondeva affatto alla realtà.”