Ribaltone sul biodigestore di Sassinoro: il Consiglio di Stato sospende l’efficacia della sentenza del Tar
La notizia che il Consiglio di Stato, pur non essendo ancora entrato nel merito della questione, abbia di fatto bloccato l’esecutività della recente sentenza del Tar Campania, mi giunge con stupore. Tale pronuncia del Tar aveva, in precedenza, respinto il progetto del biodigestore di Sassinoro, evidenziando chiare irregolarità urbanistiche. Il disaccordo nei confronti di questa odierna decisione del Consiglio di Stato è fermo e risoluto, poiché essa sembra riconoscere un interesse pubblico preponderante alla costruzione di un impianto per il trattamento di rifiuti organici. Questa struttura sorgerebbe a poche decine di metri dal fiume Tammaro, le cui acque, convogliate nell’invaso di Campolattaro, sono una risorsa idrica cruciale per l’approvvigionamento potabile della popolazione della Campania settentrionale. Risulta peraltro incomprensibile come si possa ravvisare un interesse pubblico nel vanificare una disposizione del Governo nazionale (il cosiddetto “Decreto Semplificazioni”) che, al contrario, classifica proprio l’impianto di potabilizzazione della diga di Campolattaro come “opera di interesse strategico nazionale”. Pertanto, non lasceremo nulla di intentato affinché, quando il Consiglio di Stato si esprimerà definitivamente sul dossier del biodigestore di Sassinoro, prevalgano gli autentici interessi della popolazione, dell’ambiente e del territorio, impedendo che questo vasto impianto di gestione dei rifiuti diventi operativo.
