L’Odissea Vaccinale di un 86enne a Rotondi: i Disservizi ASL Av Svelano una Realtà Lontana dall’Eccellenza Decantata

L’Odissea Vaccinale di un 86enne a Rotondi: i Disservizi ASL Av Svelano una Realtà Lontana dall’Eccellenza Decantata

Mentre il governatore De Luca ha recentemente proclamato la Campania come punta di diamante della campagna vaccinale nazionale, arrivando a paragonarla a paesi come la Svizzera o la Svezia per efficienza e organizzazione, la cruda realtà si manifesta attraverso storie come quella di Michele G., un anziano di 86 anni residente a Rotondi. La sua vicenda, un vero e proprio calvario, si scontra con le ottimistiche dichiarazioni del presidente e merita un’attenta considerazione da parte sua e della direttrice generale dell’ASL Av, Maria Morgante.

Il percorso del signor Michele verso l’immunizzazione è iniziato il 1° marzo, quando ha ricevuto la prima dose di vaccino presso il Palacaudium di Cervinara. Purtroppo, a metà dello stesso mese, un’improvvisa emorragia interna lo ha costretto a un ricovero urgente all’ospedale San Pio di Benevento. La prolungata degenza ha naturalmente reso impossibile la sua presenza per la seconda dose.

Dopo essere stato dimesso alla fine di marzo, il 1° aprile, il medico di famiglia del signor Michele ha prontamente inviato un’email all’ASL Av, richiedendo il reinserimento dell’anziano nelle liste dei vaccinandi per la seconda somministrazione. Nonostante i successivi e ripetuti solleciti, inoltrati sempre per il tramite del medico curante, sono trascorsi quasi quaranta giorni dalla richiesta iniziale. Ad oggi, il signor Michele di Rotondi, già affetto da diverse altre patologie che ne aumentano la fragilità, non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione o convocazione per completare il suo ciclo vaccinale.

Presidente De Luca, questa incresciosa situazione solleva seri interrogativi sull’efficacia e sull’organizzazione della campagna vaccinale locale. L’esperienza dell’ASL di Avellino, in questo caso specifico, sembra tristemente rievocare disservizi e inefficienze più consoni a un contesto “da Terzo Mondo”, ben lontano dal modello virtuoso che si intende promuovere. È un auspicio sentito che l’ottantaseienne di Rotondi possa ricevere al più presto la sua seconda dose, ponendo fine a questa inaccettabile attesa.