Campania in Classificazione Rossa: L’Allarme per Decine di Migliaia di Attività a Rischio Chiusura Definitiva
Con l’introduzione della zona rossa in Campania, circa 400.000 attività commerciali e produttive si troveranno bloccate a partire da lunedì. Di queste, ben 30.000 potrebbero non riaprire i battenti, con la conseguente perdita di 100.000 posti di lavoro. Questa è la grave denuncia lanciata da Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e delegato per le politiche del Mezzogiorno, che avverte: “Sono indispensabili ristori tempestivi e generalizzati, altrimenti il colpo sarà fatale per un gran numero di aziende.”
Schiavo ricorda come, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, più di 6.000 imprese campane abbiano già cessato definitivamente l’attività. Da allora, oltre 20.000 persone sono rimaste senza impiego e non hanno ancora trovato una nuova occupazione. “Attualmente,” prosegue il presidente di Confesercenti Campania, “sono 30.000 le imprese campane che versano in gravissime difficoltà. Se non riusciranno a superare la crisi legata al Covid-19, priveranno dell’occupazione altri 100.000 lavoratori.”
La decisione di classificare la Campania in zona rossa significa che per la maggior parte delle attività regionali, i giorni di inattività accumulati da marzo 2020 supereranno i 120. “Una situazione insostenibile senza un supporto economico immediato,” sottolinea Schiavo. La nuova restrizione bloccherà circa 400.000 aziende e lascerà a casa 800.000 dipendenti. Questa ulteriore interruzione avviene in un periodo commercialmente cruciale, come quello pasquale. Si stima che la Campania “in rosso” comporterà un’ulteriore perdita di fatturato di 5 miliardi di euro.
