Canone Rai, la stangata torna nel 2026 | Due scadenze decisive: chi potrà non pagare nemmeno un euro

Canone Rai, la stangata torna nel 2026 | Due scadenze decisive: chi potrà non pagare nemmeno un euro

Addio-Canone-Rai-retesei.it-Depositphotos

Dal nuovo anno riparte l’addebito pieno, ma migliaia di famiglie possono evitarlo del tutto: basta rispettare due date cruciali.

Il 2026 segnerà il ritorno del canone Rai al suo importo standard, proprio mentre molte famiglie fanno ancora i conti con un costo della vita in costante aumento. L’imposta, che continua ad arrivare direttamente nella bolletta elettrica, rappresenta per molti una spesa inevitabile. Eppure non tutti sanno che, rispettando due scadenze fondamentali, è possibile evitarla completamente o almeno ridurne l’impatto. Una possibilità concreta che ogni anno migliaia di utenti perdono semplicemente per mancanza di informazioni o ritardi nelle procedure.

Il meccanismo resta lo stesso introdotto nel 2016: se hai un’utenza elettrica domestica, la legge presume che tu possieda un televisore e per questo il canone viene addebitato automaticamente. Chi però non ha la TV può richiedere l’esonero, ma solo inviando una dichiarazione sostitutiva entro termini molto rigidi. È proprio qui che si gioca la differenza tra pagare 90 euro o non versare nulla.

Come evitare davvero il canone Rai nel 2026: le due date che contano

L’importo del canone Rai sarà di 90 euro, suddivisi in dieci rate da 9 euro nelle bollette mensili o in cinque rate da 18 euro per chi riceve fatture bimestrali. Chi invece ha la TV intestata a un soggetto diverso dal titolare dell’utenza elettrica dovrà procedere tramite Modello F24, come previsto dalla normativa.

Il primo passo per evitare il pagamento è presentare ogni anno la dichiarazione sostitutiva di non detenzione. L’invio deve essere ripetuto anche da chi ha già beneficiato dell’esonero negli anni precedenti, perché la dichiarazione vale solo per l’anno d’imposta successivo.

Le scadenze determinano l’entità dell’esonero:

• Entro il 2 febbraio 2026: esonero totale.
Chi presenta il modulo entro questa data non pagherà il canone per tutto il 2026. Il termine è stato spostato dal 31 gennaio al 2 febbraio perché il 31 cade di sabato.

• Dal 3 febbraio al 30 giugno 2026: esonero parziale.
Se la dichiarazione arriva in questo intervallo, si evita il pagamento solo del secondo semestre. La prima metà dell’anno resterà comunque addebitata.

Dopo il 30 giugno non è più possibile ottenere alcun risparmio sul canone tramite dichiarazione di non detenzione. Resta valida solo la possibilità di richiedere le esenzioni speciali previste per motivi di reddito o età, come nel caso degli over 75 con soglie ISEE molto basse.

Addio-Canone-Rai-retesei.it-Depositphotos

Come presentare la dichiarazione e verificare l’esonero

Il modulo può essere inviato in tre modalità alternative, tutte ufficiali:

• Online tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando SPID, CIE o CNS. In alternativa, ci si può rivolgere a CAF e commercialisti autorizzati.
• PEC inviando il modulo firmato digitalmente all’indirizzo dedicato dell’Agenzia.
• Raccomandata senza busta, con copia del documento d’identità, indirizzata all’Ufficio Canone TV di Torino.

La procedura è semplice, ma va completata ogni anno. Una volta inviata la dichiarazione, il sistema aggiornerà automaticamente la posizione del contribuente e l’addebito non comparirà più in bolletta a partire dal periodo di competenza.

Il 2026 segnerà il ritorno al canone pieno, ma non per tutti: chi conosce le scadenze giuste e agisce per tempo potrà evitare completamente il pagamento, alleggerendo il proprio bilancio familiare senza alcun rischio e nel pieno rispetto della normativa.