Io, che sono abituato ad ascoltare il battito della mente e del cuore di questo umile lembo di terra, non potevo far passare inosservato questo straordinario evento che arricchisce enormemente la nostra morale, il nostro intelletto e soprattutto la cultura delle nostre anime. Mercoledì 2 ottobre, alle ore 11,00, nella sala consiliare del Comune di Isernia, si terrà la cerimonia di conferimento della Cittadinanza Onoraria di Isernia a Padre Luigi Marro.
Saranno presenti anche il sindaco di Cervinara, città che ha dato i natali a Padre Luigi, e mons. Camillo Cibotti, vescovo di Isernia –Venafro. “La cittadinanza Onoraria è stata unanimemente deliberata, nello scorso mese di luglio, dal consiglio comunale di Isernia quale riconoscimento per la lunga e intensa attività prestata nella nostra città dal frate cappuccino Padre Luigi Marro, attraverso un costante impegno volto a far crescere, sostenere e promuovere la comunità. In particolare, negli anni trascorsi a Isernia, egli agì in favore dei giovani riuscendo a coinvolgerli costruttivamente in ambito religioso, didattico, ricreativo e sportivo”. Giova ricordare che Padre Luigi è nato alla frazione Castello di Cervinara(AV)il 28 novembre 1937.
Questo grande testimone del Vangelo e messaggero di Cristo è stato per diversi anni a Isernia, dopo aver frequentato l’istituto di Santa Chiara in Napoli. Dal gennaio 1964 all’agosto del 1991 ha ricoperto svariati incarichi nella città pentra come parroco, guardiano, vicario, economo, presidente del segretariato provinciale per le parrocchie, presidente di Radio Amica e assistente GiFra(Gioventù Francescana di Puglia). Nell’anno 1973 è stato Definitore Provinciale. Nel mese di settembre 1991 fu inviato a Termoli come parroco ricoprendo anche i ruoli di Vicario, economo e assistente GiFra(Gioventù Francescana).Il 28 febbraio del 2012 ha festeggiato il suo 50° anniversario di ordinazione presbiterale nella parrocchia di San Francesco in Termoli. Oltre ai suddetti incarichi ricoperti, è riuscito a farsi amare da grandi e piccoli. Per questo motivo la comunità di Joffredo-Castello lo ricorda con affetto e riconoscenza per il gran bene che ci vuole e per il grande esempio di frate semplice nella vita di ogni giorno: testimonianza ricca di fede autentica e di amore verso il prossimo. La nostra mente va alle sue frequenti visite al suo luogo natio presso la diletta e ospitale sorella Oliva e familiari tutti .
Per non citare le sue messe e concelebrazioni eucaristiche nella nostra vetusta e amata chiesa San Nicola Vescovo di Joffredo, anche nei momenti bui della sua vita: l’ictus prima e la perdita della parola(completa afasia)dopo. Mali terribili e angoscianti che non lo hanno svigorito affatto. Joffredo-Castello, per lui, è rimasta sempre la terra dei ricordi , delle passioni e dell’orgoglio. Un viscerale attaccamento alle radici. E Cesare Pavese diceva:”Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo e anche quando non ci sei, resta ad aspettarti. Sant’Agostino così sentenziava:” Il passato non esiste in quanto non è più,il futuro non esiste in quanto deve ancora essere”. Ci resta solo l’oggi, il presente, che ci è dato per goderci questo momento entusiasmante e coinvolgente:l’ambito riconoscimento al nostro amato fratello Padre Luigi. Posso affermare, senza ombra di retorica, che la nostra comunità di Joffredo-Castello sta vivendo con il cuore ricco di gratitudine verso Padre Luigi quale frate coerente e appassionato. Padre Luigi è stato e rimarrà un grande dono di Gesù. Lo Spirito Santo lo sostenga e gli dia ancora la Grazia necessaria affinchè possa proseguire e camminare forte e saldo nell’amore, nella fedeltà e nella generosità al servizio sacerdotale per moltissimi anni ancora. Padre Luigi, gratias tibi maximas e ad meliora et maiora semper!