Cervinara: Angelo Di Donna Torna in Libertà, Accusa di Tentato Omicidio Riqualificata

Cervinara: Angelo Di Donna Torna in Libertà, Accusa di Tentato Omicidio Riqualificata

Angelo Di Donna, già noto alle forze dell’ordine e residente a Cervinara, ha riottenuto la libertà. La sua scarcerazione è avvenuta in seguito a una revisione del capo d’accusa operata questa mattina dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Avellino, Dott. Paolo Cassano.

Il procedimento riguarda un episodio risalente al 23 agosto 2020, quando Di Donna aggredì tre persone, suoi vicini di casa, nel contesto di una discussione scaturita per motivi apparentemente banali presso il Parco San Vito di Cervinara. In quell’occasione, l’uomo estrasse un coltello di 30 centimetri, occultato nella cintura dei pantaloni, e sferrò due colpi alla schiena di C.F., per poi ferire anche i figli C.G. e C.S., intervenuti in soccorso del padre, rispettivamente al braccio e alla mano. Le coltellate inflitte a C.F. colpirono le regioni dorsali, una alla base polmonare sinistra e l’altra sopraepatica, a pochi centimetri da organi vitali.

Inizialmente, Di Donna era stato accusato di tentato omicidio aggravato. La Procura, rappresentata dalla Dott.ssa Teresa Venezia, aveva sostenuto che Di Donna avesse agito con l’intento di uccidere, cogliendo C.F. alle spalle e immobilizzandolo prima di colpirlo. Tuttavia, il GIP ha accolto la linea difensiva presentata dall’Avvocato Rolando Iorio, che in una discussione protrattasi per oltre un’ora, ha contestato la ricostruzione accusatoria fornendo una prospettiva alternativa.

A seguito di questa riqualificazione, il reato è stato derubricato a lesioni personali aggravate. Di Donna è stato quindi condannato a due anni di reclusione, con immediata disposizione per la sua scarcerazione. La richiesta iniziale del Pubblico Ministero era stata di otto anni di carcere.

Vale la pena notare che, alcuni mesi prima, nel maggio 2020, anche il fratello di Angelo Di Donna, Mario – anch’egli con precedenti penali – si era reso protagonista di un’aggressione simile ai danni di un altro vicino.