L’Enigma dei 160.000 Euro Evaporati dalle Casse Comunali di Benevento
Una somma considerevole, quantificabile in circa 160.000 euro, è svanita dai conti bancari del Comune di Benevento, scatenando un intricato rompicapo finanziario. La vicenda ha coinvolto sette strumenti di pagamento, nella fattispecie assegni circolari, che sono stati prelevati dai fondi di Palazzo Mosti – sede del municipio – e successivamente incassati da beneficiari ignoti in diverse località del territorio italiano, il tutto senza alcuna autorizzazione ufficiale da parte dell’amministrazione comunale.
Questa sorprendente scoperta è emersa durante la consueta revisione finanziaria trimestrale, condotta dal Collegio dei Revisori dei Conti del Comune. La relazione degli auditor ha messo in luce una serie di operazioni di addebito sui conti correnti postali intestati all’Ente. Come specificato nel rapporto, “Il Collegio evidenzia che, a seguito di specifici accertamenti, sono state rilevate sui conti correnti postali qui indicati operazioni di prelievo tramite assegni postali che non sono state disposte dal Dirigente dell’Ufficio Finanziario, sebbene effettuate sui conti intestati al Comune di Benevento.”
Tali transazioni, che hanno permesso l’incasso non autorizzato delle somme, si sono verificate nell’arco di alcune settimane, tra il 2 dicembre dell’anno precedente e l’11 febbraio.
In merito alla situazione, è intervenuta l’assessore al Bilancio, Maria Carmela Serluca, offrendo importanti chiarimenti. Ha sottolineato che nessun assegno fisico è stato direttamente emesso o ha lasciato il Comune, spiegando che “la banca, in qualità di nostro tesoriere, è l’unico soggetto abilitato alla custodia di tali strumenti.” L’assessore ha poi precisato che “le movimentazioni dei conti correnti avvengono esclusivamente su disposizione del dirigente competente” e che il rapporto operativo è instaurato tra la banca e Poste Italiane. Le somme, ha spiegato, “sono state prelevate in tutta Italia utilizzando assegni clonati e con causali di incasso spesso generiche e non specifiche.”
Non appena la portata dell’accaduto è stata compresa, l’amministrazione comunale ha immediatamente sporto denuncia alle autorità competenti, tra cui la Polizia Postale, i Carabinieri, la Procura della Repubblica e la Corte dei Conti. Inoltre, il Comune ha annunciato l’intenzione di avviare un’azione legale diretta contro Poste Italiane, ritenuta responsabile di aver onorato tali pagamenti senza effettuare le dovute verifiche. L’identità di coloro che hanno orchestrato questa complessa manovra finanziaria rimane, ad oggi, un mistero irrisolto.
