Allarme al Moscati: Reparto di Geriatria Interdetto, Anziani Reindirizzati al Pronto Soccorso tra Carenze Strutturali
Un grido d’allarme si leva sull’ospedale Moscati di Avellino, dove il reparto di Geriatria è stato interdetto ai pazienti anziani ormai da due mesi. L’unità operativa, precedentemente riconvertita per accogliere malati di Covid-19, è ora inaccessibile a chi ne avrebbe più bisogno. La denuncia è stata sollevata dal consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Vincenzo Ciampi.
Alla base di questa criticità vi è, in primis, una grave carenza di personale medico specializzato da assegnare alla sezione. Di conseguenza, i pazienti geriatrici bisognosi di cure urgenti confluiscono e rimangono bloccati nel Pronto Soccorso. Questa situazione non solo li espone a disagi, ma aggrava in modo significativo il già precario equilibrio organizzativo dell’emergenza-urgenza, che si trova ad affrontare difficoltà strutturali di enorme portata.
Parallelamente, le sigle sindacali evidenziano una cronica penuria di barelle e lettini all’interno del Pronto Soccorso. A ciò si aggiunge l’assenza di un “piano di gestione del sovraffollamento”, uno strumento fondamentale, sebbene contemplato dalle direttive ministeriali, che sarebbe cruciale per regolare in modo efficace gli accessi e ottimizzare la gestione dei flussi di pazienti.
L’afflusso incontrollato al Pronto Soccorso è ulteriormente esacerbato dalla persistente carenza di un adeguato sistema di filtro da parte della medicina territoriale, un aspetto che si conferma come il punto debole strutturale della sanità campana. A riprova di ciò, il rafforzamento e la riorganizzazione dell’assistenza sul territorio, delineati dalla delibera regionale 475 del 3 novembre 2020, non hanno mai trovato concreta attuazione.
Infine, la situazione è aggravata dalla constatazione che gli effettivi del personale infermieristico si attestano ben al di sotto degli standard minimi delineati dal decreto regionale 593 del 22 dicembre 2020, il quale stabilisce la “Metodologia di determinazione del Fabbisogno di Personale del Servizio sanitario regionale”.
