L’Ombra di Ciampi e M5S sulla Camera di Commercio Irpinia Sannio: La Procura di Napoli Indaga sulle Irregolarità
A seguito di una mia specifica interrogazione riguardo alle intricate procedure che hanno portato alla costituzione della Camera di Commercio Irpinia Sannio, è emerso, tramite la risposta della Direzione generale per lo sviluppo economico e le attività produttive della Regione Campania, l’esistenza di un’indagine giudiziaria in corso condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli. La stessa Direzione generale, già il 29 marzo – a diversi mesi dall’avvio delle fasi di accorpamento degli enti e dalla verifica dei dati forniti dalle associazioni – aveva provveduto a informare la Procura di Napoli in merito a “quanto accaduto”. Inoltre, la Direzione stessa ha confermato che, per la medesima procedura, un fascicolo d’inchiesta era già stato precedentemente avviato presso l’ufficio inquirente partenopeo.
È significativo notare che, di fatto, solo dopo la mia interrogazione datata 19 aprile 2021, la Regione ha proceduto a sollecitare verifiche: il 22 aprile presso l’INPS e il 27 aprile presso Confcommercio nazionale, in entrambi i casi per accertare la correttezza dei dati presentati dalle diverse associazioni.
La risposta fornita dalla Direzione illustra il lungo e intricato percorso procedurale, protrattosi per anni, culminato nella definizione dell’elenco degli aventi diritto al voto. Tale resoconto riconosce esplicitamente la presentazione di “dati non conformi a quanto dichiarato”, oltre a “imprecisioni” e “discordanze”. Questa ammissione ha infine condotto la Direzione a riconoscere che una simile condizione “influisce indubbiamente sulla reale rappresentatività delle associazioni e sui relativi accordi di apparentamento”.
Mi domando, a questo punto, quali eventi si siano verificati in tutti questi mesi e perché sia stato necessario il mio intervento per spingere le autorità a interpellare la Procura, l’INPS e Confcommercio per richiedere chiarimenti. Esprimo la mia soddisfazione per l’interruzione delle procedure, ma rimango in attesa di risposte concrete per il tessuto imprenditoriale delle due province, il quale si trova ancora sprovvisto di un’istituzione vitale come la Camera di Commercio. Ristorare la condizione precedente, ovvero il commissariamento dei due enti, rappresenterebbe un inequivocabile fallimento sia per la Regione che per il principio del buon senso.
