Sanità Irpina in Tilt: Ciampi (M5S) Accende i Riflettori sul 118 di Avellino e l’Emergenza Territoriale
Il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Vincenzo Ciampi, ha depositato un’interrogazione odierna incentrata sulla gestione della centrale operativa del 118 dell’ASL di Avellino. È imperativo un intervento immediato, poiché il sistema di emergenza versa in condizioni critiche, in un contesto in cui si prospetta persino la chiusura di diversi Pronto Soccorso. Nonostante il servizio sia passato dalla gestione dell’ospedale Moscati a quella dell’ASL, manca ancora un formale trasferimento di competenze. Questa situazione paradossale vede la presenza di due figure responsabili per il servizio – di cui uno regolarmente vincitore di concorso – e operatori della Centrale non ancora inseriti nell’organico ufficiale. Precedentemente, il Moscati aveva affidato in outsourcing il presidio notturno (dalle 20:00 alle 08:00) a un’associazione privata, con la frequente criticità che i medici impiegati non possiedono una conoscenza adeguata del territorio.
Ci si interroga legittimamente sul futuro del personale impiegato presso la Centrale e su quando verrà finalmente definita la governance di un servizio così peculiare e cruciale. La mia precisa domanda alla Giunta è la seguente: “Quali misure si intendono adottare per correggere l’anomalia derivante dalla mancata attuazione di una normativa che prevede l’affidamento alle ASL della gestione diretta sia delle risorse umane che strumentali del soccorso sanitario territoriale, attribuendone la piena responsabilità alla Centrale Operativa di competenza?” L’ASL, tuttavia, mantiene un silenzio assordante, non solo su questa questione ma anche sul ritardato avvio delle campagne vaccinali nelle farmacie.
Questa problematica si inserisce in un quadro più ampio e intricato che concerne la gestione dell’emergenza a livello territoriale. Numerosi sindaci lamentano l’assenza di servizi di Emergenza e Cardiologia nell’Alta Irpinia, sottolineando come presidi quali il Criscuoli e il Landolfi siano vitali per la popolazione residente in un’area così vasta. È inaccettabile lasciare la regione priva di un’adeguata rete di soccorso, sprovvista di collegamenti efficaci con ambulanze ed elicotteri. A tal proposito, va ricordato che l’ospedale Moscati non dispone di una piazzola per elicotteri, e l’ASI ha ceduto un’area attigua alla cittadella ospedaliera, trasformandola incredibilmente in un deposito per autobus dell’AIR.
Nel frattempo, la soppressione del Pronto Soccorso di Solofra è già una realtà – al di là delle discussioni e delle consultazioni. In risposta, ho depositato una mozione in Consiglio regionale per richiedere la revoca della delibera della Giunta che sancisce questa chiusura, invitando tutti i consiglieri regionali che ne condividano l’importanza a sottoscriverla. Qualora i primi cittadini ritenessero convincenti le soluzioni alternative proposte, delle quali si sta dibattendo, mi dichiaro disponibile a ritirare la mozione.
Voglio sottolineare a chi sostiene che queste siano esclusivamente questioni per addetti ai lavori, che demandare ogni decisione ai meri esecutori delle direttive del Presidente De Luca condurrà unicamente a ulteriori e indiscriminati tagli. E agli stessi “esperti” rammento che le assemblee dei sindaci non sono affatto meri consessi di facciata, ma autentici organi democratici di rappresentanza della volontà popolare. La cruda realtà è che la sanità campana non è mai realmente uscita dallo stato di gestione commissariale, e a Napoli si avverte il timore dei giudizi e delle valutazioni ministeriali. È proprio per questa ragione che la politica dei tagli continua imperterrita. L’esperienza drammatica della pandemia da Covid-19, purtroppo, sembra non aver insegnato nulla.
