La Regione Ridisegna la Mappa Sanitaria: Chiusura Imminente per il Pronto Soccorso del Landolfi a Solofra
Il Bollettino Ufficiale della Regione (BURC) del 24 maggio 2021 ha reso pubblica la delibera di giunta regionale n. 201, datata 19 maggio 2021. Questo atto normativo segna, di fatto, la fine del pronto soccorso presso l’ospedale di Solofra e, più in generale, un ridimensionamento significativo dell’intero presidio ospedaliero.
Il documento regionale prevede l’istituzione di un “Punto di Primo Intervento” presso il Polo Ospedaliero Landolfi di Solofra, in conformità al D.M. 70/2015. Tale decisione è giustificata anche dalla “breve distanza (km 15,7)” che separa la struttura di Solofra dalla Città Ospedaliera (Avellino). Tuttavia, questa modifica implica che, in luogo di un vero Pronto Soccorso, sarà operativa una struttura con la sola capacità di stabilizzare i pazienti prima di trasferirli altrove. Un servizio di emergenza-urgenza efficace richiede infrastrutture diagnostiche e interventistiche complete, che includano laboratori di Radiologia e Analisi, specialisti in Ortopedia, Medicina interna, Cardiologia, Chirurgia e posti letto dedicati all’urgenza. Senza tali requisiti, l’attività si limiterà a indirizzare i pazienti verso altri reparti competenti, privando di fatto Solofra della sua piena operatività ospedaliera.
La medesima delibera contempla altresì la chiusura dei reparti di Odontoiatria e Stomatologia, unitamente a una riduzione di circa trenta posti letto distribuiti tra Ostetricia, Ginecologia e Pediatria.
Nonostante la chiusura del pronto soccorso di Solofra, la delibera non prevede alcun incremento di posti letto per il Pronto Soccorso dell’ospedale Moscati di Avellino. È lecito supporre che la struttura di via Amoretta, già in serie difficoltà operative, non sarà in grado di gestire il flusso aggiuntivo di pazienti, stimato in 80.000 residenti della Valle dell’Irno e una popolazione complessiva di oltre 200.000 persone. Le persistenti carenze di personale medico e paramedico, sommate all’assenza di un eliporto, acuiscono ulteriormente le criticità della situazione.
Intendo oppormi con fermezza a queste decisioni, in difesa del fondamentale diritto alla salute dei cittadini irpini. La Giunta regionale è chiamata a fornire immediatamente spiegazioni su queste determinazioni, percepite come imposte dall’alto e adottate senza alcun dialogo con le amministrazioni comunali del territorio. Invito i sindaci a superare le divisioni partitiche e a far sentire con forza la propria voce, poiché il diritto alla salute trascende ogni schieramento politico.
