Valeria Ciarambino: Un Fronte Unito per “Blindare” la Modifica del Reato di Abuso d’Ufficio

Valeria Ciarambino: Un Fronte Unito per “Blindare” la Modifica del Reato di Abuso d’Ufficio

“Non importa come il Presidente De Luca intenda presentare la sua iniziativa legislativa alle Camere,” ha affermato Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo del Movimento 5 Stelle, “essa rappresenta palesemente uno scudo penale per il reato di abuso d’ufficio.” Per la vicepresidente, tale proposta non ammette altre definizioni se non quella di una chiara depenalizzazione di una delle fattispecie di reato più comuni nella gestione delle risorse collettive.

Ciò che il governatore De Luca presenta, con ipocrisia, come un atto di riguardo verso l’operato degli amministratori pubblici, è in verità la palese conferma che, per garantire l’efficacia della macchina amministrativa, si debba ricorrere a pratiche illegali. Il tentativo del Presidente di annullare il reato di abuso d’ufficio – una disposizione che membri della maggioranza nella Commissione Lavori Pubblici hanno audacemente etichettato come “norma medievale” – rivela, secondo Ciarambino, la manifesta inettitudine della Regione nell’utilizzo dei fondi europei. La spesa dei fondi 2014-2020 in Campania è infatti ferma sotto il 34%, un dato che ci pone in una posizione peggiore di tutte le altre regioni, eccetto la Calabria.

Invece di concentrarsi sul potenziamento degli apparati burocratici e sulla formazione di professionalità dedicate alla progettazione e attuazione, l’unico atto normativo relativo al Recovery Plan a giungere in Consiglio verte incredibilmente sull’abuso d’ufficio. Questo provvedimento ha ottenuto il consenso necessario, grazie all’indispensabile sostegno del centrodestra, che ha garantito al governatore il quorum in Commissione.

Le affermazioni di Ciarambino sono state rilasciate a seguito dei lavori della Commissione Lavori Pubblici, nel corso dei quali è stato respinto l’emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle. Tale emendamento avrebbe eliminato l’articolo 2 della proposta di legge, il quale prevede modifiche al reato di abuso d’ufficio specificamente per i lavori finanziati tramite i fondi Next Generation EU. Ciarambino ha inoltre ricordato che “con il precedente Governo Conte, abbiamo fornito un notevole impulso alle procedure di semplificazione, intervenendo anche sul reato di abuso d’ufficio per circoscriverne l’ambito applicativo. Questo testimonia la nostra apertura a confrontarci su provvedimenti che possano accelerare la realizzazione delle opere del Recovery, ma sempre nel pieno rispetto dei fondamentali principi di legalità e trasparenza.”