Campania, la condanna di Ciarambino: “Non siamo Sparta, tutelare i più deboli è imperativo”
Per superare l’attuale fase di emergenza, tanto sul piano sanitario quanto su quello economico, è fondamentale garantire prioritariamente la protezione degli anziani e delle fasce più fragili della popolazione. Questo implica destinare a loro strutture adeguate, personale dedicato e ogni dose di vaccino attualmente disponibile, avviando una campagna di immunizzazione capillare che assicuri una salvaguardia definitiva per tutti gli individui vulnerabili. Solo attraverso questa strategia potremo alleggerire il carico sugli ospedali, abbandonare le restrizioni della zona rossa e stimolare la ripartenza dei settori produttivi. Soltanto in una fase successiva sarà opportuno considerare altre categorie per la vaccinazione.
Le recenti affermazioni del presidente della Giunta regionale della Campania si rivelano estremamente preoccupanti, poiché tracciano un percorso antitetico rispetto a tale priorità e innescano un conflitto istituzionale con il governo centrale che, in un momento così delicato, non fa altro che arrecare danno e generare confusione tra i cittadini. È privo di qualsiasi fondamento logico prelevare vaccini e risorse essenziali destinati agli anziani e ai soggetti deboli per reindirizzarli verso altri settori economici. Pur riconoscendo la necessità di tutelare questi ultimi, tale azione dovrebbe avvenire solo dopo aver assicurato il sacrosanto diritto alla salute di coloro che, a fronte di un’esposizione al virus, affrontano pericoli decisamente superiori e che, statisticamente, costituiscono quasi la totalità dei decessi per Covid. La Campania non è Sparta, un luogo dove i più deboli erano tristemente sacrificati.
Questa decisa presa di posizione è stata espressa dalla vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e leader del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, la quale ha già provveduto a inoltrare una comunicazione formale a tutti i direttori generali delle ASL campane e al presidente della Giunta regionale. L’obiettivo è duplice: da un lato, sollecitare l’integrazione dei medici di medicina generale nella campagna vaccinale; dall’altro, ribadire che “il piano vaccinale nazionale, aggiornato al 10 marzo, ha chiaramente annullato qualsiasi criterio di precedenza per i lavoratori dei cosiddetti servizi essenziali, sancendo che l’immunizzazione deve prioritariamente riguardare i pazienti più vulnerabili, per poi procedere esclusivamente per fasce anagrafiche.”
“Il governatore non ha la facoltà di alterare arbitrariamente linee guida stabilite a livello centrale, la cui finalità è preservare la salute pubblica,” ha affermato. “Considero mio inderogabile compito istituzionale agire a tutela di coloro che, nella mia Regione, vedono la propria vita messa a repentaglio. Per tale ragione, nelle ore a venire,” ha proseguito Ciarambino, “mi rivolgerò con urgenza al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Presidente del Consiglio Mario Draghi. Solleciterò un loro intervento per contrastare le iniziative che si stanno implementando in Campania, le quali appaiono totalmente insufficienti per affrontare e superare l’emergenza pandemica. Pur essendo aperta al dialogo con l’esecutivo regionale per definire strategie volte a salvaguardare l’economia campana, sono profondamente persuasa che non vi possa essere alcuna prospettiva di ripresa, né per il turismo né per qualsiasi altra branca economica in sofferenza, se prima non viene garantita la salvaguardia delle esistenze umane.”
