San Pio di Benevento: Il Blocco del Servizio di Supporto Psicologico Sotto la Lente di Cittadinanzattiva

San Pio di Benevento: Il Blocco del Servizio di Supporto Psicologico Sotto la Lente di Cittadinanzattiva

A seguito della recente interruzione del servizio di ascolto psicologico presso l’ospedale San Pio di Benevento, la risposta fornita dal Direttore Generale Ferrante ha generato ulteriori perplessità. Le sue dichiarazioni, infatti, non affrontano la questione centrale della continuità del servizio, né la sua immediata riattivazione, in attesa dell’espletamento del concorso menzionato.

Sulla base di tali dichiarazioni, emergono interrogativi fondamentali che richiedono chiarimenti:

1. Perché indire un nuovo concorso per psicologi quando esiste già una graduatoria valida, con previsione di scorrimento per l’assunzione di quattro professionisti?
2. Come è pensabile affidare un servizio di supporto psicologico a un reparto di Neurologia che, per sua natura, non possiede le abilitazioni necessarie per la psicoterapia?
3. Qual è la sorte degli ordini di servizio che dovrebbero essere stati inviati ai reparti di Neurologia, Neuropsichiatria Infantile e alla Direzione Medica di Presidio?
4. Dato che i posti disponibili sono quattro, per quale ragione il DG Ferrante non ha applicato la Legge Madia, che riserva il 50% delle assunzioni al personale precario tramite concorso dedicato? Inoltre, si chiede come un singolo neuropsichiatra infantile possa gestire autonomamente un servizio aggiuntivo di tale complessità.
5. Permane l’interrogativo sul mancato mantenimento della continuità del servizio durante l’attesa del concorso menzionato, specialmente considerando che, secondo le stesse parole del DG Ferrante, tale concorso appare superfluo data l’esistenza di una graduatoria precedente.

Le argomentazioni addotte dal Direttore Generale appaiono, a nostro giudizio, del tutto insufficienti, lasciando l’impressione che si stia tentando di porre rimedio in modo superficiale, piuttosto che ammettere un errore. È cruciale che l’attenzione su questa situazione venga mantenuta elevata, dando risalto alle numerose testimonianze di coloro che ci hanno contattato. Queste persone lamentano non solo la totale assenza di preavviso riguardo la sospensione del servizio, ma anche i modi scortesi e indifferenti con cui sono state affrontate in un momento di fragilità.