Consorzio Ufita Nega l’Accesso Documentale: Coldiretti Avellino Denuncia l’Opacità
Nel contesto di un dibattito perenne sull’opacità del potere, che Norberto Bobbio identificava come una delle più gravi delusioni democratiche, la federazione provinciale di Coldiretti Avellino ha dichiarato l’intenzione di intraprendere ogni azione possibile per ottenere dal Consorzio di Bonifica dell’Ufita l’accesso ai documenti relativi all’elezione dei suoi vertici – presidente e vicepresidente. Questo ente, di natura pubblico-economica, gestisce la regolamentazione delle risorse idriche per fini irrigui, coprendo un vasto bacino di circa 73.000 ettari che si estende su 25 comuni in provincia di Avellino, 8 in provincia di Benevento e 4 in provincia di Foggia.
Già nel mese di febbraio, l’organizzazione agricola Coldiretti Avellino aveva formalmente richiesto tale documentazione. Agendo nel pieno delle sue funzioni rappresentative a tutela dei propri iscritti – i cui fondi agricoli sono compresi nell’area operativa del Consorzio dell’Ufita – l’iniziativa mirava a verificare la corretta formazione degli organi assembleari e, di conseguenza, ad assicurare l’indubbia legittimità delle cariche elette.
Tuttavia, il 9 marzo scorso, il presidente del Consorzio ha risposto alla sollecitazione di Coldiretti Avellino con un fermo rifiuto, motivando la decisione con una clausola regolamentare che permetterebbe di precludere la consultazione dei verbali degli organi interni. Mentre sul fronte legale la federazione di Coldiretti Avellino si sta organizzando per contestare la fondatezza di tale diniego, sul piano politico si denuncia una mossa di grave entità. Invocare presunti tecnicismi regolamentari, ha concluso Coldiretti Avellino, rappresenta un affronto inaccettabile alla trasparenza del Consorzio di Bonifica dell’Ufita, specialmente agli albori della nuova gestione. Un inizio così poco chiaro, aggiunge sarcasticamente, solleva seri interrogativi sulla democrazia.
