Mario Ciasullo Riconfermato alla Presidenza del Collegio Agrotecnici e Agrotecnici Laureati di Avellino

Mario Ciasullo Riconfermato alla Presidenza del Collegio Agrotecnici e Agrotecnici Laureati di Avellino

Il 18 giugno 2021, il Collegio Provinciale degli Agrotecnici e Agrotecnici Laureati di Avellino ha indetto le elezioni per il rinnovo delle proprie cariche direttive. L’assemblea dei membri ha riaffermato la fiducia in Agr. Mario Ciasullo, già alla guida dell’organo, eleggendolo nuovamente presidente. Ciasullo vanta un curriculum significativo, ricoprendo il ruolo di funzionario presso il servizio Agricoltura della Comunità Montana dell’Ufita, Segretario Particolare della Presidenza e dirigente di AcliTerra.

Ad affiancare il Presidente nel consiglio direttivo saranno presenti diverse figure di spicco: Giuseppe Pacifico, anch’egli ex presidente del Collegio e attuale presidente di Apooat Avellino (l’associazione dei Produttori Olio di Oliva AcliTerra); Franchino Fioravanti, operatore tecnico nel settore agricolo; il Dott. Francesco Melillo, presidente del comitato territoriale di Confcooperative di Avellino; e il Dott. De Vito Pasquale, funzionario regionale preposto ai controlli in agricoltura.

Il Collegio dei Revisori dei Conti sarà invece composto da Riziero Del Percio, incaricato dei controlli agricoli, insieme a Salvatore Lenzi, Pietro Iorillo e Gerardo Grippo.

“Sono profondamente onorato dalla stima e dal riconoscimento che gli iscritti mi hanno dimostrato,” ha dichiarato il Presidente Ciasullo dopo la sua riconferma. Ha poi delineato gli obiettivi del suo nuovo mandato, affermando: “In questo periodo, ci impegneremo a consolidare un’intesa sempre più salda con l’intero panorama istituzionale a livello nazionale, regionale e provinciale. Questo garantirà una maggiore visibilità e un raccordo più profondo con tutte le professioni liberali. Quella degli agrotecnici è, infatti, una professione intrinsecamente multidisciplinare.”

Le competenze degli agrotecnici si rivelano straordinariamente ampie e diversificate. Esse spaziano dalla gestione ambientale all’ingegneria ecologica, dall’architettura paesaggistica alla pianificazione e manutenzione del verde urbano. Il loro raggio d’azione include anche le biotecnologie agrarie, la silvicoltura, lo sviluppo dell’agricoltura biologica e l’economia agraria, arrivando a comprendere servizi peritali ed estimativi.

L’istituzione formale della categoria professionale degli agrotecnici, con la creazione dell’albo dedicato, risale al 1986, unificando i professionisti attivi nel comparto agrario.

L’operato degli agrotecnici si concretizza nell’affiancare le aziende nella programmazione, progettazione e implementazione di tutte quelle iniziative indispensabili per la presentazione dei Piani di Sviluppo Agricolo, finalizzati all’ottenimento di contributi e sostegni economici. Essi hanno acquisito un ruolo consulenziale fondamentale anche nell’ambito dei prodotti fitosanitari, guidando le imprese nell’uso corretto degli agrofarmaci e nella conversione da un’agricoltura tradizionale integrata a quella biologica.

Nel settore dell’ingegneria ambientale, delle bonifiche e dei ripristini, gli agrotecnici redigono valutazioni di impatto ambientale e analisi strategiche. Sono inoltre responsabili della formulazione di piani per lo sviluppo e la trasformazione fondiaria, agraria e forestale. Tra le loro molteplici capacità, si occupano della sicurezza sui luoghi di lavoro, inclusi cantieri mobili e forestali, e della prevenzione degli incendi. Agiscono come consulenti per le imprese, le pubbliche amministrazioni e come periti tecnici per i tribunali. Non da ultimo, svolgono funzioni di vigilanza e controllo per conto dell’Unione Europea, dello Stato italiano e delle Regioni.

Ciasullo ha infine concluso sottolineando: “La nostra è una professione che sa evolvere con i tempi, soprattutto in un contesto istituzionale che pone un’enfasi crescente sulla tutela ambientale e sulla valorizzazione dei prodotti del territorio. Questo è particolarmente vero in una provincia come la nostra, dove l’agricoltura di qualità rappresenta uno dei motori economici fondamentali.”