L’Esasperazione della Valle Caudina: Un Grido Contro il Silenzio Persistente di EAV e della Politica

L’Esasperazione della Valle Caudina: Un Grido Contro il Silenzio Persistente di EAV e della Politica

Il 2 marzo, un’associazione di cittadini ha formalmente inoltrato una richiesta di notevole rilevanza alla direzione di EAV. Questa istanza, resa impellente dall’imminente sospensione del servizio ferroviario su un’importante tratta, esigeva una risposta immediata e tangibile. Un riscontro era particolarmente atteso dal Presidente De Gregorio, il quale in precedenza aveva pubblicamente affermato di attribuire “un ruolo significativo al comitato per la collettività locale”.

Il Comitato, rappresentato dal Presidente Augusto Genovese e dai membri Francesca Porcaro, Elena Volpicelli e Ana De Luca, in considerazione delle recenti dichiarazioni rilasciate dall’ente tramite la stampa, riguardanti l’imminente interruzione della linea ferroviaria Benevento-Napoli via Cancello e la conseguente sostituzione dei convogli con servizi di bus, necessari per i lavori di ammodernamento infrastrutturale, formulava la seguente istanza: una revisione approfondita degli orari del servizio di trasporto per l’intero periodo di sospensione della linea. Si sottolineava come i mezzi su gomma sostitutivi non possano rispettare i tempi di percorrenza tipici dei treni, in ottemperanza alle normative imposte dall’Agenzia ANSFISA.

L’auspicio era la creazione di un palinsesto orario che riflettesse realisticamente i tempi di viaggio tra Benevento e Napoli, includendo le fermate previste. Si enfatizzava che, qualora tali orari fossero finalmente allineati con le reali necessità dei pendolari, si sarebbe raggiunto un traguardo significativo e atteso da tempo.

Il Comitato esprimeva la ferma speranza di trovare un ascolto incondizionato, tale da evitare l’ennesimo ricorso ai media per far sentire la propria voce. Vi è la profonda consapevolezza che la comunità si trova di fronte all’ennesima fase di difficoltà e disagio, pur nella prospettiva di una futura risoluzione definitiva di quella che è divenuta la cronica “questione della Valle Caudina”, trasformata in una vera e propria odissea quotidiana per i viaggiatori, senza voler sminuire chi nutre aspettative ben più gravi. In attesa di un riscontro, il Comitato ha ribadito la propria disponibilità a partecipare a un confronto diretto con la dirigenza di EAV, nelle sedi appropriate, per discutere le proposte avanzate.

Ad oggi, tuttavia, il collettivo denuncia l’ennesimo e inaccettabile silenzio. La critica si estende con forza anche alle istituzioni politiche, le quali in passato avevano cercato con insistenza il dialogo e la visibilità sul tema, strumentalizzando la questione per ottenere consenso e attenzione mediatica. Ora che i riflettori si sono spenti, sembra che anche il loro interesse sia venuto meno. Nessuno è escluso da questa accusa. Sembrano tutti parte di un fronte comune, caratterizzato da un’allarmante superficialità. Nonostante avessero richiesto di conoscere le intenzioni e le proposte del Comitato in vista di future riunioni regionali, promettendo di portarle al tavolo delle trattative per individuare soluzioni concrete – tra cui la fondamentale rimodulazione oraria – è sopraggiunto un assordante silenzio da parte della stampa e degli stessi esponenti politici. Una situazione definita “vergognosa” dal Comitato.