Gli avvocati dello studio Iglio- Perrotta, in questo fine settimana, sono al lavoro per redigere la proposta transattiva con la quale si dovrebbe chiudere il contenzioso tra l’Alto Calore servizi ed il comune di Rotondi, guidato dal sindaco Antonio Russo. Attenzione, però, il condizionale è d’obbligo. Ma, andiamo con ordine. Ricordiamo che lo scorso 27 di marzo, la seconda sezione civile del tribunale di Avellino, giudice Maria Cristina Rizzi ha condannato la società di Corso Europa al pagamento di 362 mila e 779 euro. La condanna, arrivata dopo una causa durata ben cinque anni, è la conseguenza di un mancato ristoro al comune di Rotondi da parte dell’Acs, in quanto nel suo territorio c’ è un depuratore della società idrica. Per questa installazione, la società doveva pagare al comune una cifra pattuita che non ha quasi mai corrisposto. La causa, per la giunta guidata dal sindaco Russo e seguita dal consigliere delegato al contenzioso Pasquale Gallo, è stata curata dall’avvocato Giuseppe Perrotta dello studio legale Iglio e Perrotta. La sentenza arriva dopo ben cinque anni ma il giudice Rizzi ha dato tutte le ragioni al piccolo centro caudino, condannando l’Acs anche al pagamento delle spese legali. Sin qui tutto bene, L’Alto Calore, però, oltre ad avere dei debiti con il piccolo centro caudino, aveva anche dei crediti. Così, dopo aver fatto la compensazione tra debiti e crediti e venendo incontro alle tante difficoltà della società idrica, si è elaborato un piano di rientro. L’Alto Calore Servizi spa dovrà pagare al comune di Rotondi diecimila euro al mese per i prossimo trenta mesi. Per dare il via libera a questo piano, i legali stanno preparando la proposta transattiva che dovrebbe essere firmata nei prossimi giorni a Corso Europa. A questo punto, però, la vicenda si complica. Non è chiaro, infatti, chi dovrà firmare questa proposta. Dopo la vittoria del Movimento Cinque Stelle al comune di Avellino, l’attuale presidente del consiglio di amministrazione. Lello De Stefano, non ha più la maggioranza. Da un momento all’altro dovrebbe dimettersi. Ed anche se non lo facesse, non sarebbe politicamente corretto che, come suo ultimo atto, firmasse una cosa del genere. A complicare ancora di più le cose è la circostanza che il direttore dell’ufficio finanziario Gallo da oggi è in prepensionamento, ossia, ha aderito a quello scivolo concesso ai dipendenti della società pubbliche in difficoltà dalla legge Fornero. Insomma, a quanto pare, i tempi quantomeno si allungano e si dovrebbe attendere il prossimo consiglio di amministrazione. Il comune di Rotondi, però, potrebbe anche presentare istanza di fallimento nei confronti dell’Alto Calore per questi soldi ancora non pagati.