Un Ponte di Consapevolezza: Concluso ad Avellino il Progetto Genitorialità per Detenuti
Si è concluso oggi, presso la casa circondariale di Bellizzi Irpino, un significativo programma dedicato alla genitorialità. L’iniziativa, promossa dal garante campano Samuele Ciambriello e realizzata dall’associazione “Social Skills”, ha coinvolto per diversi mesi quindici detenuti alloggiati nel nuovo padiglione.
Alla cerimonia di chiusura erano presenti figure chiave come la presidente di “Social Skills” Rossella Chiapparelli e la vicepresidente Simona d’Agostino. Hanno partecipato inoltre il direttore del carcere Paolo Pastena, la vicedirettrice Laura Abruzzese, il comandante Attilio Napolitano e lo stesso garante regionale dei detenuti, Samuele Ciambriello.
Simona d’Agostino, vicepresidente dell’associazione, ha descritto l’esperienza come “profondamente umana e arricchente”. Il progetto, rivolto a un gruppo di padri reclusi, li ha guidati in un percorso di consapevolezza sulla propria vita affettiva e relazionale. Attraverso un approccio autobiografico, i partecipanti sono stati messi in condizione di affrontare meglio una genitorialità inevitabilmente segnata da rinunce e dalla distanza fisica.
Dopo le toccanti testimonianze di alcuni detenuti, il garante campano Ciambriello ha concluso la manifestazione. Ha dichiarato che questo programma, ideato dal suo ufficio, si inserisce in una linea di continuità con un’iniziativa precedente destinata alla sezione femminile del carcere. Ciambriello ha sottolineato l’importanza del tema della genitorialità per il recupero della responsabilità e l’infusione di speranza. Ha ribadito che i progetti promossi nelle carceri campane dal suo ufficio mirano all’inclusione sociale e al recupero di risorse, competenze e ruoli per coloro che ha definito “diversamente liberi”.
Il garante ha inoltre espresso l’auspicio che il Ministero della Giustizia e l’Amministrazione Penitenziaria, in sinergia con le amministrazioni locali e gli enti del terzo settore, possano implementare con maggiore frequenza nella provincia di Avellino programmi di inclusione sociale e socio-lavorativi. Tali interventi sono cruciali per prevenire le recidive e accrescere la sicurezza nei quartieri e nelle città, rappresentando la logica costituzionale del reinserimento e dell’accudimento delle persone private della libertà.
Prima di congedarsi, il Garante ha offerto ai detenuti mascherine e libri. Attualmente, il carcere di Avellino ospita 421 detenuti, di cui 23 donne.
L’ufficio del garante ha comunicato che sono in corso ulteriori progetti nelle carceri avellinesi: uno sportello di ascolto, un corso di sartoria nella sezione femminile del carcere di Avellino e un progetto teatrale che prenderà il via a breve nella casa circondariale di Ariano Irpino. È stato inoltre finanziato un progetto mirato al riciclo della plastica per il carcere di Sant’Angelo dei Lombardi.
