Un Nuovo Orizzonte per l’Autismo in Campania: La Mozione Abbate Rivoluziona l’Assistenza

Un Nuovo Orizzonte per l’Autismo in Campania: La Mozione Abbate Rivoluziona l’Assistenza

Il Consiglio Regionale della Campania ha dato il via libera unanime a un’importante mozione, finalizzata a integrare e ottimizzare il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) dedicato ai minori con disturbi dello spettro autistico. L’annuncio di questo significativo traguardo è stato fornito dal consigliere regionale Gino Abbate, figura di spicco e segretario della Commissione Speciale Aree Interne, oltre che membro di altre importanti commissioni, tra cui quella alla Sanità.

Il documento approvato introduce diverse innovazioni cruciali. Innanzitutto, stabilisce un approccio olistico alla presa in carico, sia sotto il profilo sociosanitario che sociale, mirando a rispondere in modo completo alle necessità assistenziali e assicurando una partecipazione proattiva e sostanziale delle famiglie dei soggetti interessati.

Un punto cardine della mozione riguarda la flessibilità nell’erogazione dei trattamenti a carico del Servizio Sanitario Regionale. Si specifica che i parametri di riferimento per il numero di ore di assistenza prescrivibili, basati sull’età, debbano essere interpretati come *indicativi* e non come *vincolanti* per il Nucleo di valutazione. Questa modifica fondamentale permette di calibrare il supporto in base al reale livello di compromissione e alle specifiche capacità funzionali di ogni singolo paziente, superando una rigidità anagrafica spesso limitante.

La mozione affronta inoltre la delicata fase di transizione dei pazienti dall’età evolutiva all’età adulta, con l’obiettivo di regolamentare in maniera esaustiva il loro inserimento nei Dipartimenti di Salute Mentale. Per garantire una continuità assistenziale ottimale, il testo prevede l’istituzione di forme di collaborazione più strette e strutturate con l’équipe multidisciplinare che ha seguito il percorso del paziente durante l’infanzia e l’adolescenza.

Come sottolineato dal consigliere Abbate, queste integrazioni rappresentano un passo decisivo per superare le problematiche e le lacune evidenziate fin da subito dalle associazioni e dai nuclei familiari dei bambini con disturbi dello spettro autistico. Il risultato è la definizione di un percorso di assistenza più attento e sintonizzato con le effettive necessità dei pazienti, promettendo un futuro di maggiore inclusione e supporto.