Consorzio Sale della Terra: L’Integrazione che Trasforma l’Agricoltura e Sconfigge lo Sfruttamento

Consorzio Sale della Terra: L’Integrazione che Trasforma l’Agricoltura e Sconfigge lo Sfruttamento

Il Consorzio Sale della Terra agisce come partner locale strategico nell’ambito del progetto S.I.P.L.A. Sud, acronimo di “Sistema Integrato di Protezione per i Lavoratori Agricoli”. Questa iniziativa, supportata finanziariamente e approvata dal Ministero del Lavoro e dal Ministero dell’Interno, si avvale di una vasta rete di trenta enti collaboranti, con ARCI aps in qualità di capofila. Il programma Sipla Sud è perfettamente allineato con la visione fondamentale della Rete “Sale della Terra”, che promuove attivamente il concetto di “Agricoltura Coesiva” in tutte le sue operazioni e risultati.

Per la Rete di Economia Civile “Sale della Terra”, l’agricoltura coesiva, praticata da anni, è un modello che genera inclusione sociale. Essa coinvolge lavoratori, inclusi individui con vulnerabilità personali, nella cura del territorio delle “Terre del Welcome”, situate nelle aree interne del Sud Italia, zone attualmente ad alto rischio di spopolamento. Attraverso l’impegno nel settore agricolo, persone migranti assistite dai progetti di accoglienza SAI, detenuti in percorsi di detenzione alternativa e giovani residenti nei piccoli centri riescono a riconquistare la propria autonomia sociale e professionale, trasformando terreni abbandonati in “terre dove restare”.

Gli obiettivi centrali di SIPLA SUD, ovvero la prevenzione e il contrasto del lavoro irregolare e delle pratiche di sfruttamento nell’agricoltura, si traducono in misure concrete di supporto, assistenza e gestione diretta per i lavoratori che sono vittime o potenziali vittime di abusi. Operativo in sei regioni del Meridione – Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia – il progetto si articola in diverse fasi.

Il primo “Pacchetto di Lavoro” (WP1) si concentra sull’attivazione di servizi di tutela socio-legale. Questo si concretizza attraverso il rafforzamento dei presidi esistenti o l’istituzione di nuove unità, sia fisse che mobili, per garantire ai lavoratori percorsi di accoglienza, ascolto attento e accompagnamento personalizzato. Questo approccio è fondamentale per assicurare un primo livello di protezione.

Il secondo “Pacchetto di Lavoro” (WP2) prevede la creazione dei “Centri Sipla”, strutture dedicate all’integrazione abitativa e all’inclusione sociale. Questa fase sottolinea l’attenzione del progetto al benessere del lavoratore anche al di fuori del contesto professionale. Le azioni di lotta al caporalato e allo sfruttamento agricolo non si limitano, infatti, all’ambito strettamente lavorativo, ma richiedono interventi che proteggano l’alloggio e l’integrazione sociale dei beneficiari, in particolare per i lavoratori stagionali, spesso i più esposti a tali fenomeni.

Il terzo “Pacchetto di Lavoro” (WP3) è il più complesso e include, anzitutto, attività di sostegno all’inserimento professionale. Queste comprendono corsi di sicurezza e salute sul lavoro e percorsi di orientamento individualizzati, volti a fornire ai lavoratori le competenze necessarie per una corretta conoscenza e prevenzione dei rischi nel settore agricolo. Inoltre, si promuove la creazione di una rete tra le aziende agroalimentari che, aderendo ai Centri SIPLA, dimostrano di condividere i principi e le finalità del progetto. I partecipanti al progetto saranno direttamente coinvolti tramite l’attivazione di borse lavoro e tirocini. Infine, SIPLA SUD supporta anche l’avvio di nuove imprese (Start Up) e contribuisce al completamento del processo per lo standard etico sperimentale Fairtrade, rivolto a produzioni di qualità.

La Rete di Economia Civile “Sale della Terra”, come partner locale di Sipla Sud, è da tempo impegnata nell’assistenza a persone vulnerabili, con un focus particolare sui cittadini stranieri in difficoltà, vittime o a rischio di sfruttamento lavorativo. Per questo motivo, il progetto Sipla Sud costituisce un efficace strumento d’intervento per il raggiungimento e la realizzazione di obiettivi condivisi, ponendo l’attenzione sulle problematiche legate alle condizioni dei lavoratori e ai loro diritti. L’impegno di tutte le aziende partner nel riconoscere e valorizzare la funzione sociale dell’agricoltura, e nel perseguire correttamente gli obiettivi prefissati, si traduce in una collaborazione e un lavoro di squadra imprescindibili. Questa sinergia permetterà di dispiegare competenze e strumenti eterogenei, mirati a offrire percorsi di assistenza e accompagnamento alle vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo a rischio di esclusione sociale.

Il Consorzio “Sale della Terra” ha già concretizzato il proprio impegno attivando tre tirocini formativi della durata di sei mesi – due nel settore agricolo e uno nell’artigianato. A questi si sono affiancate iniziative di inserimento abitativo, tramite l’erogazione di contributi per l’alloggio, e di inclusione sociale, con corsi di lingua e l’organizzazione di attività ludico-creative. Attraverso la sottoscrizione di accordi di partenariato con imprese del territorio e un memorandum d’intesa con i comuni della Rete, “Sale della Terra” è fortemente determinata a creare una profonda sinergia con una pluralità di attori locali. L’obiettivo è raggiungere tutti i traguardi del progetto, tutelando i diritti dei lavoratori e combattendo con fermezza il fenomeno del caporalato, attraverso un percorso di valorizzazione della funzione sociale dell’agricoltura, modello già sperimentato con successo e in diverse modalità.