Fortore: Allevamento Sotto Sequestro per Abusi Ambientali e Negligenza Animale
Un’operazione congiunta, condotta dal personale delle Stazioni Carabinieri Forestale di San Marco dei Cavoti e Montesarchio (BN), coadiuvato dal Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri Forestale di Benevento, ha portato a un’approfondita verifica presso un allevamento di bestiame situato nella zona del Fortore. Durante l’ispezione sul vasto terreno aziendale, sono emerse numerose e gravi violazioni relative sia alla normativa ambientale che alle condizioni di benessere degli animali.
In particolare, è stata rilevata la presenza diffusa e massiccia di ingenti quantitativi di rifiuti speciali, anche di natura pericolosa, sparsi e accumulati su tutta l’area. In diverse sezioni del sito, sono stati individuati cumuli impressionanti di scarti plastici di ogni tipo, pneumatici usurati e veicoli dismessi, abbandonati in palese violazione delle disposizioni legislative attuali. Ancor più preoccupante, in un’area a valle dell’azienda, i militari hanno scoperto un’eccessiva quantità di liquame e letame, accumulatasi a causa del dilavamento delle acque piovane. Da questa massa melmosa affioravano dieci carcasse di bufali in avanzato stato di decomposizione. Nelle immediate vicinanze, erano visibili anche numerose ossa appartenenti a bovini e giovani bufali.
Le condizioni igienico-sanitarie all’interno dei ricoveri destinati agli animali vivi sono risultate gravemente carenti e non conformi agli standard previsti dalle normative vigenti in materia. A fronte di tali scoperte, è stato immediatamente richiesto l’intervento dei medici veterinari dell’ASL competente e del Sindaco del Comune nel cui territorio ricade l’attività agricola.
Conseguentemente a quanto accertato, i Carabinieri Forestali hanno provveduto al sequestro di sei distinte aree utilizzate per lo stoccaggio e la gestione di rifiuti speciali, sia pericolosi che non pericolosi. Sia la titolare dell’azienda che il responsabile della sua gestione sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di gestione illecita di rifiuti. I veterinari dell’ASL, una volta giunti sul posto, hanno confermato la presenza di significative violazioni delle normative che regolano la gestione di allevamenti di specie bovine, equine, ovine e bufaline. Hanno inoltre avviato una valutazione delle possibili strategie per elevare gli standard di vita e di cura dei numerosi animali ancora presenti nell’allevamento.
