Le quattro persone positive ed asintomatiche appartengono ad un unico gruppo familiare (già “contatto stretto” di un caso positivo) suddiviso in più unità abitative tra loro vicine e confinanti, ove, presumibilmente, il mancato rispetto dell’obbligo dell’isolamento ha determinato la diffusione dell’infezione, con conseguenziale necessità di accertare le eventuali responsabilità. Gli altri 3 casi del comune di Cervinara si riferiscono a familiari conviventi di primi casi accertati nel territorio comunale ed attualmente ospedalizzati. A Cervinara, purtroppo i controlli sono inesistenti, è questa la realtà. Se queste persone dovevano rispettare l’obbligo dell’isolamento, da chi sono stati controllati periodicamente? Ma dove sono finiti i controlli anche nelle strade? C’è un traffico di auto dalla mattina e a tutte le ore del giorno, ma tutte queste persone dove devono andare? La fase due inizia il 4 Maggio, non è iniziata ieri. D’altronde Cervinara è il paese dove ognuno è libero di fare quello che vuole e di uscire di casa, magari per fare dieci volte al giorno la spesa o per portare a fare i bisognini al cane, sette volte al giorno, o magari per andarsene in giro pure senza mascherina. Signori, questo è il paese dove tutto funziona al contrario.
Sappiamo per certo, che persone di Cervinara e persone oriunde, ma abitanti a Rotondi, durante tutta la quarantena si sono incontrati e si incontrano allegramente per cenette e caffettino, settimanalmente!!!
Quindi….