Ministro Speranza: Le Varianti Accentuano la Ripresa del Contagio, Necessarie Nuove Restrizioni
“Stiamo assistendo a una netta riacutizzazione dell’epidemia, spinta dall’influenza delle varianti virali, la quale ci sta portando ad adottare provvedimenti sempre più stringenti a livello locale”. È quanto dichiarato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza (Liberi e Uguali), il quale ha sottolineato che la “seconda ondata” non si è mai veramente conclusa. “Abbiamo mantenuto il sistema a fasce – ha spiegato – a causa delle profonde differenze nelle situazioni epidemiologiche tra le varie aree geografiche. È evidente che monitoreremo costantemente l’evoluzione del quadro, adeguando le misure alla luce delle nuove mutazioni virali”.
Riguardo alla campagna vaccinale, Speranza ha affermato che “i nostri dati sono in linea con quelli di nazioni come Germania e Francia”. Ha aggiunto che il Generale Figliuolo “svolgerà un compito fondamentale, che ci permetterà di accelerare ulteriormente la campagna non appena avremo a disposizione un numero significativamente maggiore di dosi”. Il Ministro ha inoltre voluto ringraziare Domenico Arcuri per il suo “lavoro straordinario. Se oggi disponiamo di mascherine e respiratori e siamo riusciti a effettuare 186 mila vaccinazioni in un solo giorno, è anche merito suo”.
“La mia postura rigorista è frutto del realismo – ha ribadito Speranza. Ricevo costantemente telefonate preoccupate dai governatori, i quali stanno firmando ordinanze restrittive persino in zone già classificate come rosse. La Ministra Gelmini è pienamente consapevole della gravità della congiuntura”. Ha concluso il Ministro, ribadendo che “la priorità ineludibile rimane il diritto alla salute. Sebbene ogni decisione che prevede la didattica a distanza comporti disagi, siamo di fronte a una significativa recrudescenza del virus, e la variante inglese, in particolare, si diffonde con maggiore rapidità soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione”. Speranza ha infine osservato che “le scelte etiche sono sempre degne di rispetto, ma è un dato di fatto che sei decessi su dieci riguardano persone con oltre 80 anni; vaccinarli significa salvare le loro vite. Questo è il gesto più nobile che esista”.
