Il Sannio Evita la Zona Rossa: Mortaruolo Sottolinea l’Impegno Territoriale e la Necessità di Misure Mirate

Il Sannio Evita la Zona Rossa: Mortaruolo Sottolinea l’Impegno Territoriale e la Necessità di Misure Mirate

Il Consigliere regionale della Campania, Erasmo Mortaruolo, ha espresso una posizione decisa, affermando che “il Sannio non presenta le condizioni per essere classificato come zona rossa, come dimostrato dai dati forniti dalla Protezione Civile e dall’Istituto Superiore di Sanità”. Pur riconoscendo l’elevato rischio di contagio e la minaccia delle varianti, e l’indispensabile necessità di mantenere alta la vigilanza e adottare condotte responsabili, ha sottolineato che “le zone interne evidenziano un andamento epidemiologico significativamente distinto, un fattore cruciale che non può essere ignorato, specialmente in considerazione delle nuove direttive del DPCM”.

Mortaruolo ha poi lodato la maturità e il senso civico dei cittadini del Sannio, che per oltre un anno hanno costantemente mostrato serietà e responsabilità. A questo si aggiunge l’eccezionale impegno delle forze dell’ordine e la lodevole dedizione dei primi cittadini, delle associazioni di volontariato e delle strutture locali di protezione civile, che operano sul territorio.

“È indubbio che in contesti di potenziale pericolo sia imperativo agire con prontezza,” ha ribadito Mortaruolo, “ma siamo altrettanto fermamente persuasi che ogni decisione debba essere guidata da buon senso e ponderazione.” Ha ricordato la sua recente corrispondenza al Presidente De Luca, all’Assessora Fortini e all’Unità di Crisi regionale, dove aveva già espresso queste considerazioni in merito alla sospensione delle attività didattiche.

Ha inoltre sottolineato l’urgenza, ora più che mai, di coinvolgere pienamente tutti i protagonisti istituzionali, a partire dai sindaci. Questi ultimi, “lontani da dichiarazioni altisonanti o da una ridondanza di comunicati che spesso si auto-smentiscono,” stanno concretamente assicurando sia il monitoraggio del territorio che la coesione sociale delle nostre collettività.

Le restrizioni imposte hanno gravato in maniera sproporzionata sulle componenti più vulnerabili della società, in particolare sulle aree meno sviluppate digitalmente, sui piccoli commercianti e sulle strutture ricettive che lottano per sopravvivere in territori marginali, spesso già afflitti da spopolamento e povertà. “Per garantire l’efficacia stessa delle azioni intraprese,” ha concluso Mortaruolo, “è quindi imprescindibile l’adozione di misure calibrate e differenziate.”