Irpinia Sotto la Lente: Confermato il Primo Contagio da Variante Britannica del Covid-19
La provincia di Avellino ha registrato il suo primo caso documentato della variante britannica del Covid-19. La scoperta è avvenuta presso l’ospedale “Moscati” del capoluogo irpino, dove un’infermiera impiegata nel reparto di terapia sub-intensiva della Palazzina Alpi è risultata positiva al ceppo mutato del virus. L’operatrice sanitaria aveva, come previsto dalle procedure, già aderito alla campagna di vaccinazione anti-Covid avviata nel dicembre precedente.
A seguito di questa rilevazione, la direzione sanitaria dell’ospedale ha prontamente disposto uno screening approfondito su tutto il personale del reparto coinvolto. Con la conferma della variante B.1.1.7 anche nel territorio irpino, il Dott. Gaetano Morrone, dirigente del servizio di epidemiologia dell’ASL, ha lanciato un forte appello alla massima prudenza e al rispetto delle norme.
Morrone ha evidenziato che “anche in Irpinia, stiamo osservando attentamente l’evoluzione del virus. Come riscontrato su scala nazionale, il coronavirus è soggetto a mutazioni, rendendo indispensabili misure rigorose per contenere il rischio di contagio e diffusione, al fine di prevenire ulteriori avanzamenti del patogeno o l’insorgenza di nuove varianti.” Particolare preoccupazione è stata espressa riguardo all’aumento dei contagi tra i giovani, ai quali ha rivolto un’esortazione alla responsabilità: “È cruciale che evitino situazioni che possano configurarsi come potenziale fonte di contagio.”
Il Dott. Morrone ha inoltre ribadito che “è un fatto inequivocabile che il Covid-19 stia progredendo in modo significativo tra i giovanissimi, con diverse segnalazioni provenienti anche da questa provincia. Le indagini sono tuttora in corso e non abbiamo ancora dati definitivi.” Ha concluso tuttavia con un monito perentorio: “Solo adottando comportamenti scrupolosi per prevenire contagi e assembramenti, e accelerando con decisione la campagna di immunizzazione, saremo in grado di sconfiggere il virus e bloccarne il progresso, anche nelle sue nuove manifestazioni mutazionali.”
