Riaperture Monitorate: Il Piano del Viminale Contro l’Effetto ‘Tutti Liberi’
A partire da lunedì 26 aprile, è previsto un potenziamento delle operazioni di verifica su tutto il territorio nazionale. La direttiva, contenuta in una circolare del capo della Polizia di Stato, Lamberto Giannini, inviata a prefetti e questori e in coordinamento con il Gabinetto del Ministero dell’Interno, sottolinea la necessità di modulare i controlli in base alla classificazione di rischio delle diverse aree e alle conseguenti misure restrittive in vigore.
Giannini richiede, inoltre, l’implementazione di interventi specifici di vigilanza. Questi saranno indirizzati in particolare agli esercizi pubblici, lungo la rete stradale e autostradale – con un’attenzione speciale ai confini tra le regioni classificate in fascia rossa e arancione – e presso i principali scali aeroportuali e ferroviari. L’obiettivo primario è duplice: garantire il pieno rispetto delle normative anti-Covid all’interno dei locali e prevenire la formazione di assembramenti nelle piazze e nelle zone solitamente frequentate per la movida.
Mentre l’Italia si prepara alla ripartenza, il Viminale sta delineando un piano rigoroso per evitare che l’allentamento delle restrizioni si traduca in un “libera tutti” incontrollato. Un tale scenario, come più volte paventato da scienziati ed esperti, rischierebbe di provocare in poche settimane una nuova impennata dei contagi, costringendo il paese a un rapido ritorno alle zone rosse o arancioni.
