Da oggi non tirate più lo sciacquone | Il Governo lo ha appena deciso, chi infrange la NUOVA LEGGE rischia multe pesantissime
Sciacquone - pexels - retesei
Da anni circola una curiosa voce: in Svizzera non si può tirare l’acqua del WC dopo le 22.
Una “legge del silenzio” che fa sorridere molti italiani, ma che puntualmente riemerge ogni volta che si parla di regole e precisione elvetica. Ma quanto c’è di vero in questa storia? L’idea che gli svizzeri non possano usare lo sciacquone di notte è diventata quasi una leggenda metropolitana.
La si trova nei forum, nei racconti dei turisti e persino in qualche articolo di giornale. Secondo la versione più diffusa, dopo le 22 o le 23 sarebbe vietato tirare l’acqua per non disturbare i vicini durante le ore di riposo. In alcuni casi, si arriva addirittura a dire che gli uomini non possano urinare in piedi dopo una certa ora, sempre per evitare rumori molesti.
In realtà, nessuna legge federale svizzera vieta di usare il bagno di notte. Non esiste, cioè, una norma che imponga esplicitamente di non scaricare il WC dopo le 22. Quello che invece esiste — e che dà origine a questa leggenda — è un insieme di regole locali e condominiali che impongono il rispetto delle cosiddette “ore di silenzio”. In molte città svizzere, infatti, dalle 22:00 alle 6:00 vige il cosiddetto “riposo notturno”.
Durante questo periodo, non si possono fare rumori che possano disturbare i vicini: niente trapani, aspirapolvere, lavatrici o feste improvvisate. E, in alcune abitazioni, nemmeno scarichi troppo rumorosi. Alcuni contratti d’affitto o regolamenti condominiali specificano infatti che bisogna evitare suoni “eccessivi” anche provenienti dal bagno, specialmente negli edifici più vecchi, dove le tubature sono rumorose.
I rumori non graditi e puniti
Da qui nasce il mito: nel tempo, la regola del buon senso — “evita rumori di notte” — si è trasformata nella leggenda “in Svizzera è vietato tirare lo sciacquone dopo le 22”. Una semplificazione che fa sorridere, ma che contiene un fondo di verità. Chi vive in Svizzera sa bene quanto i rapporti di vicinato siano presi sul serio.
Un rumore notturno può davvero far storcere il naso al vicino del piano di sotto, e non è raro che le lamentele arrivino all’amministratore o persino alla polizia comunale. Non si tratta però di multe automatiche o controlli assurdi: semplicemente, il rispetto del silenzio è considerato una forma di educazione civica.

Una lezione di civiltà
In fondo, il messaggio è chiaro: la Svizzera tutela il diritto al riposo con grande serietà. E questo spiega anche perché molte di queste regole, per quanto ci facciano sorridere, sono perfettamente in linea con la mentalità del Paese — quella dell’ordine, della convivenza pacifica e della precisione. Quindi sì, se vi trovate in Svizzera, potete tirare lo sciacquone anche dopo le 22, nessuno vi arresterà per questo.
Ma farlo con discrezione — magari evitando di usare troppa acqua o di fare troppo rumore — resta comunque un buon modo per non attirarsi le ire del vicinato. Più che una legge assurda, insomma, è una lezione di civiltà: il rispetto per chi vive accanto a noi, anche nelle piccole cose, è qualcosa che non fa mai male.
