Monito congiunto di De Caro, Petitto e Festa: “Incomprensibili le contestazioni sulla nomina del Commissario PD”

Monito congiunto di De Caro, Petitto e Festa: “Incomprensibili le contestazioni sulla nomina del Commissario PD”

Una dichiarazione congiunta, sottoscritta dal deputato democratico Umberto Del Basso De Caro, dal consigliere regionale Livio Petitto e dal sindaco di Avellino Gianluca Festa, interviene sulla recente nomina del nuovo Commissario Provinciale del Partito Democratico. I tre esponenti esprimono la loro ferma perplessità: “Fatichiamo a comprendere tanto le reazioni di alcuni dirigenti del Partito Democratico quanto le considerazioni disorganizzate di certi rappresentanti istituzionali.”

Sottolineano che, in questa specifica circostanza, le decisioni assunte dalla Segreteria Nazionale del PD sono state guidate da un profondo senso di buon senso e dalla scrupolosa osservanza dello Statuto e del Regolamento del partito. Precisano la sequenza degli eventi: in primo luogo, il precedente Commissario aveva rassegnato le proprie dimissioni per motivi di salute. Successivamente, il responsabile nazionale dell’organizzazione, con la circolare n.9/21 del 20 maggio 2021, ha definito i periodi per lo svolgimento dei congressi nell’anno in corso e ha stabilito l’elenco degli aventi diritto al voto, escludendo, come previsto, gli iscritti del 2019. Infine, la Segreteria Nazionale, dopo aver acquisito il parere della Commissione Nazionale di Garanzia, ha nominato, in sostituzione dell’Onorevole Cennamo dimissionario, l’Onorevole Michele Bordo, figura di comprovata esperienza dirigenziale e parlamentare in carica.

Di fronte a tale linearità procedurale, De Caro, Petitto e Festa si interrogano: “Cosa ha generato un tale turbamento? Forse il mutamento della guida? Qualcuno si illudeva che il Congresso potesse avere un esito predeterminato, contando sul tesseramento del 2019? Forse qualcuno, magari mal consigliato, ha confuso le proprie ambizioni con la realtà oggettiva?”

La visione prospettata dai tre leader è quella di un congresso autentico, non un mero esercizio di forza, ma uno spazio vitale per il confronto e la partecipazione. Un congresso capace di porre al centro l’Irpinia e le sue molteplici opportunità, delineando una chiara visione su cui edificare il futuro della comunità, con un orizzonte temporale che abbracci almeno un decennio. È imperativo, aggiungono, superare definitivamente la lunga stagione dei contrasti, dei veti irremovibili e delle esclusioni ingiustificate.

Una vera classe dirigente, rimarcano, si distingue per la sua abilità nel misurarsi con le sfide concrete, per il suo radicato legame sociale e territoriale e per la sua piena autonomia decisionale. Esprimono il forte auspicio che questi principi divengano patrimonio condiviso del PD irpino, un’entità che ha sempre dimostrato un’eccezionale ricchezza di intelletto, passione e determinazione.

Concludono rivolgendo al neo-commissario, Onorevole Michele Bordo, il loro caloroso benvenuto e la piena disponibilità a collaborare al lavoro che li attende, nella certezza che, al termine del suo mandato, la comunità si ritroverà più salda, più unita e dotata di maggiore autorevolezza.