Oggi ricordiamo le donne disabili, ma anche le mogli, le compagne, le figlie di persone con disabilità. Ma che non sia solo un giorno, quello in cui diciamo loro grazie! 8 marzo, Festa della Donna. Di tutte le donne. Avete mai provato a immaginarvi un mondo senza l’altra metà del cielo? Noi non ci siamo riusciti. Ed è in questa occasione che vogliamo dedicare questo 8 marzo 2023 a tutte le donne che, da quello che è il nostro angolo visuale sul mondo della disabilità, riempiono le vite dei figli, dei compagni, dei pazienti, degli sconosciuti con cui condividono una malattia, una disabilità, quale che sia il modo. Oggi cerchiamo di ricordarle tutte. In primis, chiaro, le donne disabili. Donne per le quali l’inserimento lavorativo è più difficile rispetto agli uomini: donne che devono scontare doppiamente il costo di una difficoltà di accesso a un lavoro che è sempre più un miraggio per tutti; donne che devono chiedere che la medicina ne consideri le peculiarità; donne che la disabilità rende maggiormente vulnerabili a violenze, purtroppo anche domestiche. Donne che, poiché non in grado di confrontarsi col mondo che le circonda, diventano semplicemente invisibili. Ma le donne disabili sono anche quelle che non rinunciano alla loro femminilità
e sfilano sulle passerelle, perché una carrozzina non decide di certo se sono o non sono bella. Le donne disabili sono le campionesse sportive che ci hanno fatto sognare, macinando ori e battendo record del mondo.