Il GIP del Tribunale di Avellino, Marcello Rotondi, ha confermato il sequestro di 8 milioni dei 97 preventivamente sequestrati dalla Procura della Repubblica di Avellino nell’ambito dell’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Vincenzo D’Onofrio sulla gestione del “gruppo di imprese” riconducibile a Gianandrea De Cesare, tra cui Sidigas Spa e SidigasCom.srl, da cui è emersa una presunta maxi evasione fiscale. Il GIP ha ritenuto di non vincolare totalmente attività, conti e aziende del “gruppo di imprese” in ragione della ratifica, effettuata lo scorso 12 luglio, del concordato in bianco che ha, di fatto, garantito la sospensione dell’istanza fallimentare evitando così sovrapposizioni con le attività del commissario Nicola Rascio, coadiuvato dai sub-commissari Tommaso Nigro e Rosaria Prezzo. A partire da oggi e fino allo scadere dei 60 giorni, prorogabili, entro il quale dovrà essere presentato il concordato definitivo, la Sidigas S.p.a non potrà compiere atti di straordinaria amministrazione, se non previa autorizzazione del Tribunale e solo se verranno documentati i caratteri di urgenza ed utilità. Per questo motivo il patrimonio verrà amministrato dai commissari non rientrando nella piena disponibilità di De Cesare. La gestione del patrimonio da 90 milioni, sequestrato all’amministratore delegato dell’azienda partenopea, è stata, dunque, affidata, alla triade commissariale, motivo per il quale il giudice per le indagini preliminari ha scelto per il dissequestro senza sconfessare la linea della Procura, che resta totalmente in piedi con tutti i reati contestati: accolte tutte le ipotesi investigative. Gli 8 milioni rimasti sotto sequestro sono riferiti al patrimonio personale di De Cesare e restano sotto il controllo dell’amministratore giudiziario Francesco Baldassare. Lo studio legale che difende Giannandrea De Cesare valuterà se presenterà ricorso per Tribunale del Riesame di Napoli per dissequestrare la somma che resta bloccata. Nelle prossime ore sarà fatta definitiva ed ulteriore chiarezza anche su cosa è rimasto effettivamente sotto sequestro. Le cosiddette “partecipazioni societarie” della Sidigas, ovvero la S.S. Felice Scandone e l’U.S. Avellino 1912, sono state, intanto, “dissequestrate” per agevolare le pratiche ordinarie in vista delle imminenti scadenze e cessioni in luogo di eventuali acquirenti.