Audizione Cruciale della Fondazione Vassallo: L’Antimafia Riapre il Caso del Sindaco Pescatore

Audizione Cruciale della Fondazione Vassallo: L’Antimafia Riapre il Caso del Sindaco Pescatore

Il tragico assassinio ancora irrisolto di Angelo Vassallo, noto come il “Sindaco Pescatore”, torna prepotentemente al centro del dibattito istituzionale. A oltre dieci anni e mezzo dal suo brutale omicidio, la Commissione Parlamentare Antimafia, presieduta dal Senatore Nicola Morra – il quale ha recentemente rilasciato dichiarazioni sugli sviluppi della vicenda negli ambienti capitolini – ha istituito un gruppo di lavoro interno. L’obiettivo primario è esaminare attentamente tutti gli elementi istruttori disponibili, al fine di scongiurare che il fascicolo d’inchiesta cada in prescrizione e che la giustizia non sia fatta.

Questa rinnovata attenzione scaturisce anche da recenti inchieste giornalistiche che hanno sollevato interrogativi sulla gestione delle indagini. In particolare, tali resoconti descrivono come la fase iniziale delle investigazioni (inizialmente condotte dalla Procura di Vallo e successivamente dalla Direzione Distrettuale Antimafia) sia stata costellata da “stranezze” e presenze “inusuali” sul luogo del delitto.

«Il tempo delle incertezze è terminato. Adesso abbiamo il dovere di dare un nome all’assassino. È ancora tra di noi e vive nelle istituzioni», hanno dichiarato con fermezza Dario e Massimo Vassallo, rispettivamente presidente e vicepresidente della Fondazione “Angelo Vassallo Sindaco Pescatore”. I fratelli del primo cittadino di Pollica, trucidato con nove colpi di pistola la sera del 5 settembre 2010, saranno ascoltati nel pomeriggio di domani, 15 giugno, dai membri della commissione parlamentare d’inchiesta sull’omicidio Vassallo.

«È un passaggio di fondamentale importanza per avvicinarsi alla verità e la Commissione Antimafia ha le capacità per fare molto. Ricerchiamo la Verità perché la nostra storia ce lo impone. Nostro fratello Angelo, il sindaco pescatore di Pollica, svolgeva il suo ruolo e in tempo di pace è stato ucciso», hanno commentato Dario e Massimo. Hanno poi aggiunto: «Cercare la verità è nostro dovere, lo dobbiamo ai tanti che hanno sacrificato la vita per questo Paese, ma anche per restituire dignità a un popolo di onesti che non si è mai arreso».

L’onorevole Luca Migliorino, membro della Commissione Antimafia e promotore dell’istituzione del gruppo di lavoro parlamentare, ha avuto un ruolo chiave. Lavorando sulla vicenda con i fratelli Vassallo fin da gennaio, Migliorino, in qualità di coordinatore del team, ha comunicato tramite nota stampa la convocazione di Dario e Massimo Vassallo per martedì 15 giugno alle ore 19:00 a Palazzo San Macuto. L’audizione servirà per riferire sulla decennale vicenda che li vede coinvolti in prima persona.

**VERSO UN POSSIBILE PUNTO DI SVOLTA CON CAUTA SPERANZA**

Questa audizione potrebbe segnare un cruciale punto di svolta in un’indagine giudiziaria che, finora, è rimasta sostanzialmente ferma. Al contrario, il mondo associazionistico e comunitario non ha mai smesso di battersi per la verità. Da Dario Vassallo trapela una “cauta speranza”. Potrà infatti illustrare alla Commissione tutti i fatti di cui è direttamente informato e coinvolto, ripercorsi anche nel suo libro “La Verità Negata”, con l’intento di mantenere alta l’attenzione sull’omicidio del Sindaco Pescatore.

I lavori parlamentari d’inchiesta, in corso da tre settimane, hanno già visto l’audizione di giornalisti, di un ufficiale dei Carabinieri e di una cittadina cilentana. Domani sarà la volta dei fratelli del sindaco. La commissione parlamentare d’inchiesta è presieduta dal Senatore Nicola Morra, affiancato dal Deputato del M5S Luca Migliorino, ideatore del gruppo di lavoro sull’omicidio Vassallo. Insieme ad altri deputati e senatori, stanno conducendo un’indagine parlamentare parallela e indipendente rispetto a quella in corso presso la Procura della Repubblica di Salerno, con l’obiettivo comune di fare piena luce sull’uccisione del sindaco ambientalista di Pollica, Angelo Vassallo.