La Corte dei Conti della Campania ha condannato ex sindaco di Cervinara, alla restituzione delle indennità di funzione percepite da consigliere provinciale e da componente del direttivo dell’Asi negli anni che vanno, rispettivamente, dal 2009 al 2013 e dal 2011 al 2015. Nello stesso periodo, dal 2010 al 2020, il primo cittadino percepiva anche l’indennità di funzione prima come assessore comunale e poi come sindaco di Cervinara, omettendo di comunicarlo alla Provincia e all’Asi. Complessivamente dovrà restituire 35mila euro alla provincia di Avellino e 147 mila euro al consorzio per lo sviluppo delle aree industriali della provincia di Avellino. Le indagini hanno appurato che Filuccio Tangredi aveva rivestito la carica di consigliere presso la Provincia di Avellino dal 29 giugno 2009 al 12 febbraio 2013, nonché quella di assessore e poi di sindaco del Comune di Cervinara dal 30 marzo 2010 al 22 settembre 2020 e che, in relazione a tali incarichi, aveva percepito emolumenti sia dall’ente Provincia (gettone di presenza, per complessivi euro 34.621,53, relativamente al periodo giugno 2010-febbraio 2013) che dal Comune di Cervinara (indennità di funzione). Questa doppia percezione viola la legge ai sensi del quale “chi è eletto o nominato in organi appartenenti a diversi livelli di governo non può ricevere più di un emolumento, comunque denominato, a sua scelta”, non avendo l ‘odierno convenuto, nel periodo in contestazione, mai effettuata la dovuta comunicazione agli Enti interessati e la scelta dell’emolumento da percepire. Inoltre a tutto questo si era aggiunta l”indennità corrisposta in favore del Tangredi, a decorrere dal 9 maggio 2011 e sino al 2015, per avere ricoperto l’ulteriore incarico di membro del Comitato Direttivo del Consorzio ASI di Avellino, per complessivi euro 147.319,05 e che la percezione di tale indennità si poneva anch’essa in contrasto con la legge ai sensi del quale “agli amministratori di comunità montane e di unioni di comuni e comunque di forme associative di enti locali, aventi per oggetto la gestione di servizi e funzioni pubbliche, non possono essere attribuite retribuzioni, gettoni, indennità o emolumenti in qualsiasi forma siano essi percepiti” e, relazione a tale ultima funzione, Tangredi aveva omesso di comunicare agli enti interessati -cioè Provincia e Consorzio ASI- di avere contemporaneamente ricoperto plurimi incarichi e la conseguente scelta dell’emolumento che intendeva percepire. Il Procuratore regionale riteneva quindi che tali condotte omissive e antigiuridiche fossero a titolo di dolo e che da esse fosse scaturito un pregiudizio erariale, pari all’importo dei plurimi emolumenti percepiti, ossia euro 34.621,53, per la carica di consigliere provinciale, ed euro 147.319,05, in relazione all’incarico presso l’ASI di Avellino. Per questi motivi, la Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale per la Regione Campania si è pronunciata condannando Tangredi Filuccio al pagamento di euro 34.621,53, a favore della Provincia di Avellino, ed euro 147.319,05, a favore del Consorzio ASI di Avellino.