Ferrovie EAV: Le Affermazioni di De Gregorio su Sicurezza e Limiti di Velocità Scatenano la Reazione Sindacale

Ferrovie EAV: Le Affermazioni di De Gregorio su Sicurezza e Limiti di Velocità Scatenano la Reazione Sindacale

Le Segreterie Provinciali dei sindacati hanno manifestato profondo sconcerto e stupore in seguito alla lettura delle recenti dichiarazioni rilasciate via Facebook da Umberto De Gregorio, Presidente e Amministratore di EAV. Tali affermazioni, che tentano di giustificare i limiti di velocità a 50 km/h imposti sulle linee ferroviarie Napoli/Cancello/Benevento e Napoli/Caserta/Santa Maria Capua Vetere/Piedimonte Matese, attribuiscono la responsabilità all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (ANSFISA) e a Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Nella sua comunicazione, EAV ha liquidato le contestazioni come “inesattezze e luoghi comuni”.

È fondamentale, tuttavia, ribadire che questa ulteriore restrizione a 50 km/h è una diretta conseguenza del mancato rispetto da parte di EAV del Piano di Manutenzione dei treni, in deroga ai vincoli di sicurezza stabiliti da ANSFISA. Tali regolamentazioni sono valide per tutte le società di trasporto su ferro e per ogni convoglio, non unicamente per EAV. Inoltre, EAV era a conoscenza di questi requisiti di ANSFISA da diversi anni e, nonostante le proroghe concesse, non ha intrapreso alcuna azione correttiva. Sebbene l’operatività a questa velocità garantisca una sicurezza assoluta per i passeggeri e gli utenti, il problema di fondo persiste.

Per quanto riguarda le linee EAV Cancello/Benevento e, di riflesso, anche la S. Maria Capua Vetere/Piedimonte in relazione all’affidamento a RFI, è necessario sottolineare che per anni queste infrastrutture hanno subito una riduzione della velocità, anch’essa a 50 km/h, a causa di un’inadeguata manutenzione dell’infrastruttura e della mancanza delle tecnologie di circolazione previste. La situazione della linea Cancello/Benevento è particolarmente assurda: nonostante una chiusura di circa sei mesi, successiva al deragliamento di due convogli, e una recente riapertura, opera ancora a una velocità di appena 70 km/h, sempre per la carenza dei sottosistemi di controllo della marcia dei treni. Ciò si traduce in pesanti disagi per i viaggiatori che la utilizzano quotidianamente.

In merito alla presunta negazione delle tracce orarie da parte di RFI, i sindacati ritengono che la motivazione addotta non sia convincente. Appare infatti strano che RFI, in qualità di Gestore dell’Infrastruttura nazionale, si rifiuti di concedere tracce a EAV, operando notoriamente in maniera imparziale e seguendo regole precise pubblicate annualmente nel Prospetto Informativo della Rete (PIR).

Piuttosto che elaborare una difesa indifendibile, sarebbe stato più opportuno convocare le Organizzazioni Sindacali per definire un percorso di pianificazione e programmazione per queste due linee. Questo in vista di un possibile passaggio del destino sia dell’infrastruttura ferroviaria che della gestione commerciale dei treni al Gruppo Ferrovie dello Stato, ovvero RFI e Trenitalia. Invece, l’Amministratore di EAV ha scelto di attribuire la responsabilità della riduzione della velocità a un Organo di Vigilanza sulla Sicurezza Ferroviaria, senza considerare il rischio di ulteriori interventi da parte dell’agenzia su altre linee di trasporto ferroviario interne alla stessa EAV.

In questo scenario, il costo maggiore è, come sempre, sostenuto dai cittadini e dai lavoratori coinvolti, che pagano le conseguenze di colpe non loro, ma di chi aveva il potere e il dovere di agire e non lo ha fatto. Inoltre, il passaggio delle linee e delle tratte commerciali al Gruppo FS, a nostro avviso, potrebbe rientrare nel progetto annunciato dalla Regione Campania per la creazione di un soggetto unico del Trasporto Ferroviario in Campania. Una proposta che le Organizzazioni Sindacali Regionali di Categoria avanzano da anni, parallelamente alla richiesta di un soggetto unico per il Trasporto Pubblico Locale su Gomma.