Fismic Denuncia: Strade Devastate in Alta Irpinia, un Ostacolo ‘Da Terzo Mondo’ alla Ripresa Economica

Fismic Denuncia: Strade Devastate in Alta Irpinia, un Ostacolo ‘Da Terzo Mondo’ alla Ripresa Economica

Mentre in Alta Irpinia si moltiplicano le discussioni su strategie di rilancio e progresso, una realtà fondamentale e spesso trascurata continua a imporre un freno significativo: la condizione delle reti infrastrutturali, in particolare le vie di comunicazione vitali per i poli industriali. Un esempio lampante è la cruciale arteria che connette Rocca San Felice con le aree produttive di Lioni, Nusco, Sant’Angelo e Morra de Sanctis.

Nonostante le recenti dichiarazioni del Presidente della Provincia, Domenico Biancardi, sull’urgenza di rafforzare le fondamenta infrastrutturali in ottica prospettica, la situazione sul campo resta critica. Antonino Abbondandolo, responsabile territoriale della Fismic, in stretta collaborazione con la Segreteria Provinciale della Fismic di Avellino, ha intrapreso un’azione concreta: documentare visivamente lo stato di degrado di diversi tratti stradali. Questa iniziativa mirata intende denunciare pubblicamente l’avanzata incuria che costringe migliaia di pendolari a un vero e proprio calvario quotidiano per raggiungere il proprio posto di lavoro.

Zaolino e Abbondandolo hanno ribadito con fermezza la necessità di un intervento immediato. “La nostra segnalazione ha lo scopo preciso di superare lo stato di abbandono in cui versano queste arterie vitali per la connettività delle nostre zone industriali,” affermano. Numerosi dipendenti di aziende come Desmon, Sirpress, Sai ed Ema di Morra de Sanctis hanno sollecitato questa denuncia, descrivendo la realtà delle strade come uno scenario inaccettabile, quasi “da terzo mondo”.

Oltre a questa pressante questione viaria, la Fismic ha avanzato un’ulteriore proposta strategica: ha suggerito alle direzioni aziendali di coordinarsi per organizzare la campagna vaccinale in loco, e ha chiesto al Generale Ceccarelli di istituire un presidio drive-in presso l’area industriale di Nusco. L’obiettivo è ambizioso: immunizzare tutti i lavoratori dell’Alta Irpinia entro 48 ore, garantendo così la sicurezza delle fabbriche e favorendo una rapida ripresa economica del territorio.