Mezzogiorno al Bivio: L’Urgenza di Fismic per il Futuro di Donne e Giovani

Mezzogiorno al Bivio: L’Urgenza di Fismic per il Futuro di Donne e Giovani

Dopo un lungo periodo caratterizzato da discussioni infruttuose e impegni non mantenuti, la cruciale tematica del Mezzogiorno è nuovamente al centro dell’attenzione, integrandosi pienamente nell’agenda politica del governo guidato da Mario Draghi. La riconosciuta integrità e la statura internazionale del Premier, già artefice del salvataggio dell’euro, riaccendono una concreta speranza tra la vasta schiera di individui privi di occupazione presenti nelle regioni meridionali. Adulti prossimi o oltre i cinquant’anni, estromessi dal mercato del lavoro a causa delle crisi economiche, così come le giovani generazioni e le donne in cerca di opportunità, si dichiarano pronti ad affrontare le nuove complessità accentuate dalla pandemia di COVID-19. Essi attendono con impazienza l’opportunità di una rinnovata espansione economica, alimentata da massicci investimenti sia pubblici che privati, volti a creare centinaia di migliaia di nuove posizioni lavorative.

Giuseppe Zaolino, segretario generale di Fismic/Confsal, ha rivelato che l’organizzazione sta intensamente esaminando tali questioni cruciali in questi giorni, focalizzandosi in particolare su come l’Irpinia debba prepararsi efficacemente per evitare di essere colta alla sprovvista e priva di iniziative concrete. Dalle consultazioni con i rappresentanti delle principali imprese, sono scaturite diverse proposte innovative, direttamente derivanti dalle necessità fondamentali e dalle difficoltà incontrate quotidianamente. È imperativo istituire asili nido operanti a livello interaziendale, strutture essenziali che consentano ai genitori di affidare i propri figli in un ambiente sicuro. Solo nell’area dell’Irpinia, si stima un fabbisogno minimo di dieci di tali infrastrutture, distribuite strategicamente tra Pianodardine, la Valle Ufita e la cosiddetta “zona del cratere”.

Per l’inserimento dei disoccupati nelle nuove opportunità professionali, è fondamentale implementare un sistema che preveda l’assunzione di un lavoratore con più di cinquant’anni per ogni cinque giovani reclutati. Parallelamente, si propone di vincolare gli incentivi fiscali e contributivi esclusivamente alle imprese che scelgono di investire direttamente nel Mezzogiorno. Zaolino ha proseguito, ammonendo che per le formazioni politiche questa rappresenta l’ultima vera opportunità per ricostruire la propria credibilità. È tempo di porre fine alle inconcludenti interrogazioni parlamentari. La cittadinanza e i lavoratori, infatti, hanno ormai imparato, a proprie spese, a decifrare le ambiguità celate dietro le parole. In attesa della realizzazione di iniziative di ampia portata e delle infrastrutture maggiori, ha concluso Zaolino, dobbiamo prioritariamente focalizzarci sull’offrire soluzioni concrete ai bisogni più urgenti e fondamentali. Le nostre proposte, ha ribadito, nascono direttamente dall’esperienza sul campo e dalla realtà quotidiana; è da qui che dobbiamo partire per dimostrare di aver appreso la lezione impartita dalla storia.