Possibile? Sarà l’interrogativo dei tanti nell’aver letto il titolo. Gianni Esposito alias “Meccia” è un uomo che ha fatto dello sport la sua vita, ciò lo ha portato ad un’alimentazione precisa e curata fino ad oggi. Proprio il suo fisico fa pensare che la carta d’identità dica il falso. Fin da giovanissimo una carriera ha portato a partecipare anche a campionati professionisti in squadre extra regionali. Un emblema per la squadra di calcio dell’Audax sia a livello calcistico che di preparatore. È stato, è e rimane il “Mister” di tantissimi ragazzi. Con il suo guizzo, che gli fa meritatamente guadagnare il nomignolo di “meccia” (miccia), ha sempre seminato terrore nelle aree avversarie. Di pari passo all’attività agonistica è seguita quella di allenatore in tantissime squadre dilettantistiche dell’Irpinia-Sannio. Le sue indelebili imprese sono state confermate anche in un contest sulla pagina social datata 2020 dove ancora oggi si può leggere: “Giovanni Esposito, o meglio Gianni Meccia, con 68 preferenze, risulta il miglior attaccante di sempre dell’Audax Cervinara Calcio. Sarà per sempre un idolo dei tifosi cervinaresi, uno dei primi a far sognare qualcosa di più grande dell’Eccellenza. Grande Gianni e grazie di tutto!”
Un tutt’uno con la sua Cervinara dove lo riconoscono anche i sassi, dove quotidianamente, e con qualsiasi clima, lo si può incontrare nel suo “ò ponte e ò campo” dove si incontra con gli amici storici dove uno dei principali temi di discussione rimane l’attuale contesto del calcio nazionale ed internazionale. Una passione innata che ha trasmesso alle sue figlie gemelle Noemi e Ilenia, oggi quasi ventenni ma fin da piccole palleggiavano e dribblavano alla stregua dei maschietti. A loro ha trasmesso anche il tifo per la squadra dell’Inter. Tanto che la moglie Maria in casa non si trovava che palloni, magliette nerazzurre e il rischio di qualche lampadario rotto.
Oggi è giorno di festa e insieme alle donne di casa sua si associano, la sorella Gina con cognato e il nipote, il fratello Alfonso dagli Stati Uniti con sua moglie e nipoti, infine i cognati “condomini”.
Insieme a noi della redazione di Retesei, sicuramente si unirà tutto il mondo sportivo caudino e non. Non è ancora il momento di appendere le scarpe al chiodo è il momento di quell’abbraccio festoso che andrà oltre i tempi supplementari, oltre ai rigori e sicuramente oltre il triplice fischio. Tantissimi auguri Meccia!
