Abbigliamento in Aula: Il Codacons Sollecita Parità di Criteri per Uomini e Donne, e Giustizia Celere

Abbigliamento in Aula: Il Codacons Sollecita Parità di Criteri per Uomini e Donne, e Giustizia Celere

L’esigenza di un adeguato decoro all’interno degli ambienti giudiziari italiani è un’istanza ampiamente riconosciuta. Tuttavia, secondo il Codacons, le normative in merito dovrebbero essere applicate con coerenza a tutti gli attori del sistema giudiziario, senza distinzione di genere. Questa presa di posizione nasce dalla recente delibera del Tribunale di Avellino, la quale, mediante un atto formale, ha precluso l’accesso agli uffici giudiziari agli uomini che indossano pantaloncini corti.

Il Codacons afferma di condividere appieno la necessità di osservare un codice di abbigliamento appropriato quando si accede a un palazzo di giustizia. Ciononostante, l’associazione “respinge con fermezza ogni disuguaglianza di genere” nel trattamento. Di conseguenza, il regolamento introdotto dal Tribunale di Avellino debba essere applicato parimenti alle donne: si dovrebbe impedire l’accesso a coloro che si presentano in minigonna, prive di reggiseno o con qualsiasi altro tipo di indumento considerato non idoneo per un contesto istituzionale.

Aldilà delle direttive sull’abbigliamento, l’ente auspica che la stessa attenzione al “decoro” sia rivolta anche alla gestione dei tempi processuali. Si chiede in particolare che i rinvii delle udienze non oltrepassino mai i 30 giorni, con l’obiettivo di arginare un’eccessiva dilazione dei procedimenti giudiziari in Italia, conclude l’associazione.